Ancora una volta la crisi in Ucraina irrompe a gamba tesa nel dibattito politico italiano. All’audizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini sul quinto decreto Armi che si è svolta ieri al Copasir ha fatto seguito l’ennensimo altolà del leader di M5S Giuseppe Conte. In un’intervista ad Avvenire l’ex premier appoggia l’idea di una mobilitazione nazionale per la pace. Nel corso dell’audizione al Copasir, ha spiegato il presidente del Comitato, Adolfo Urso, si sono «condivisi in modo esaustivo i contenuti del quinto Decreto interministeriale che autorizzerà la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari alle Autorità governative dell’Ucraina, riscontrando l’aderenza del decreto medesimo alle indicazioni e agli indirizzi dettati dal Parlamento». Ancora un “decreto Armi”, dunque, ancora un riferimento alla legittimazione del percorso intrapreso dal parlamento. E ancora un monito dell’ambasciata russa a Roma: «Le forniture di armi all’Ucraina non aiutano a risolvere il problema del caro-bollette».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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