STUPIDA RAZZA

lunedì 10 ottobre 2022

Ucraina La guerra favorisce lo strapotere Usa Le aziende europee in balia dell’inflazione

 

La guerra scatenata dalla Ru s s i a in Uc ra i n a ha generato uno scontro che non si esaurisce sul campo bellico ma si allarga a un confronto globale più ampio sul piano geopolitico e su quello degli equilibri finanziari che creano differenti condizioni di vantaggi e svantaggi ai diversi paesi, proviamo ad analizza rl i . La guerra segue il già grave shock creato dal Covid che ha segnato profondamente le economie globali ed ha contribuito ad accelerare un processo di decadenza dell’occidente e delle sue istituzioni – Nato e Unione europea - o quanto meno a mettere in discussione la loro governance e la tipologia delle relazioni tra differenti paesi sempre più conflittuali ed orientati a perseguire l’i nte - resse personale a scapito di quello comune. La risposta all’attacco russo è stata sul piano delle fo r n i - ture belliche e sul piano sanz io n ato r io per indebolire finanziariamente la Russia e il suo commercio di gas e petrolio e il suo sistema di relazioni commerciali. Le sanzioni, però, hanno finito per gravare prevalentemente sui paesi europei che dal punto di vista economico subiscono le maggiori perdite a differenza degli Stati uniti che ne traggono evidenti vantaggi. Le sanzioni colpiscono maggiormente le aziende europee che avevano sbocchi significativi nell’est europeo e in particolare con la Russia, il venire meno di sbocchi commerciali ha avuto l’e f fet - to nella riduzione di spazi occupazionali così gli Usa hanno coperto gli spazi lasciati dalle aziende europee. EFFETTO CAMBI L’effetto si misura immediatamente con il rafforzamento del d ol l a ro a scapito dell’euro ma anche della sterli - na in un tempo relativamente breve e tale da non giustificare un differenziale così forte tra le differenti economie, la speculazione finanziaria non governata ha alimentato le variazioni tra le valute. La mancanza di una reale volontà politica di dialogo per una possibile pace ha favorito u n’esasperazione della politica di guerra che ha visto proprio gli Stati Uniti come principali promotori di scontri crescenti in una lotta al rialzo con il rischio di trovarsi in un punto di non ritorno come oggi. La rilevanza degli aiuti all’Ucraina fornito dagli Usa è pari a quelli dati per l’Afghanistan, Israele e l’Egitto messi insieme superando in pochi mesi tre dei maggiori destinatari di risorse e di aiuti militari nel nuovo secolo; le spese belliche negli Usa sono sempre state viste come un veicolo di espansione dell’economia. ATTACCO AI GASDOTTI Lo stesso attacco ai gasdotti nel mar Baltico ha spezzato il potenziale legame tra Russia e Germania da sempre visto come pericoloso e ha favorito le aziende gasiere nordamericane per le quali si apre un mercato non previsto a condizioni di prezzo dieci volte superiore al gas russo , pensare che diverse di queste erano vicino al default perché i costi non venivano interamente coperti dai prezzi di vendita. Il vero scontro geopolitico viene nascosto dalla narrazione della guerra ed è tra Usa, Russia, Cina e paesi emergenti (Brics ) che mettono in discussione la supremazia degli Usa e del dollaro come valuta di riserva globale; gli Stati Uniti da anni perseguono politiche neoliberiste sconsiderate la cui sopravvivenza è subordinata alla stampa infinita di dollari, una moneta senza sottostante reale dal 1971 con la fine del “gold exchange stand a rd ”. Il ricorso alla stampa infinita di moneta comincia a ritorcersi contro di loro con un aumento del debito difficilmente calcolabile in mano anche a paesi ostili come la Cina. A fronte di questa debolezza sempre meno difendibile, i commentatori parlano di prossima recessione (No uriel Roubini), i paesi opposti – Russia , Cina , India ,Iran, Argentina e il Brasile se vince Lula – hanno creato la Shangai cooperation organisation (Sco) che è la più grande istituzione economica regionale del mondo che pensa a una moneta alternativa al dollaro e a un sistema alternativo allo Swift; la Sco rappresenta 3,2 miliardi. di persone e il 25 % del Pil globale. Oggi la finanza senza controllori sta giocando una partita a favore del capitale e del dollaro con forme di speculazione sulle materie prime fuori di ogni controllo con una politica debole, assente e smarrita. SFIDA EPOCALE La guerra in Ucraina maschera queste sfide epocali in cui gli Stati Uniti difendono la loro idea unipolare a fronte di un mondo sempre più multipolare e la vecchia Europa si dimostra perdente economicamente e politicamente, incapace di trovare un’intesa che possa renderla veramente forte al di là delle tante oziose dichiarazioni di rito, la sua stessa governance nella figura del suo presidente Ursula von der Leyen sembra non capire la posta in gioco più pronta a obbedire che a comand a re. L’indebolimento dell’Eu ropa e della sua moneta favorisce l’assalto alle nostre imprese facile preda della finanza globale in presenza di una politica troppo assente culturalmente ed impegnata, oggi più che mai, in battaglie di retroguardia e vive di slogan e di futile propaganda. In questo caos non governato i veri perdenti siamo noi Europa e oggi purtroppo il nostro paese il cui futuro governo si troverà di fronte a grandi problemi creati da un mondo globale in conflitto e dalle fallimentari performance dei precedenti governi . 

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