L’Ucraina si appresta a ricevere una pioggia di soldi dall’Unione europea, senza però
farne parte. Stando a quanto
si apprende da fonti diplomatiche, la Commissione europea, come forma di supporto
finanziario strutturale a Kiev,
sarebbe intenzionata a destinare 1,5 miliardi al mese al
Paese in guerra contro la Russia.
Al momento non ci sarebbe
nulla di deciso, ma i fondi destinati a Kiev verrebbero finanziati con l’emissione di
obbligazioni comuni europ e e.
L’obiettivo da parte dei leader europei sarebbe quello di
sbloccare i fondi già nei prossimi giorni durante una riunione del Consiglio europeo.
L’idea di Bruxelles rappresenterebbe un grande regalo
per Kiev e sarebbe di certo un
passo impegnativo a livello
politico per l’Ue. D’a l tro n d e,
nel 2020 il Pil dell’Ucraina era
di 155,6 miliardi di dollari, il
che significa (con il cambio
euro dollaro che oscilla intorno alla parità) che lo stanziamento Ue fornirebbe ogni mese una cifra vicina all’1% del
Pil dell’intero Paese dell’ex
Ur s s .
In un anno, per intenderci,
l’Ue fornirebbe a Kiev il 12%
d e l l’intero prodotto interno
lordo del Paese, non esattamente una bazzecola.
Il problema è che non sarebbero gli unici soldi che da
Bruxelles finirebbero a Kiev.
La Commissione europea ieri
ha annunciato un nuovo programma di rifugi di emergenza e strutture per l’inverno in
favore dell’Ucraina. In pratica, la Commissione fornirà
175 milioni di euro in assistenza umanitaria per sostenere i
più bisognosi in Ucraina e
Moldova. Altri 175 milioni,
inoltre, verranno spesi per
istruzione, cibo e acqua per le
persone in difficoltà.
«Mentre la Russia sta intensificando ulteriormente i suoi
brutali attacchi contro l’Ucraina, mirando in particolare alle infrastrutture civili e
agli edifici residenziali, io sono qui a Kiev a ribadire che
l’Ue è impegnata come sempre nel suo sostegno all’Ucrai -
na. È probabile che il prossimo inverno comporterà grandi sfide per il Paese e dobbiamo essere preparati», ha detto
il commissario per la Gestione delle emergenze, Janez Le -
n a rc ic . «Attraverso la nostra
riserva rescEU, rifugi temporanei saranno immediatamente dispiegati in tre diverse regioni dell’Ucraina: Rivne,
Bucha e Kharkiv. Inoltre, l’Ue
sta aumentando i suoi finanziamenti per gli aiuti umanitari con ulteriori 175 milioni
di euro per fornire istruzione,
cibo, accesso all’acqua e protezione dal freddo inverno
per i più vulnerabili. Stiamo
anche lavorando insieme per
la preparazione del percorso
per l’adesione dell’Ucraina al
meccanismo di protezione civile dell’Ue», ha aggiunto.
È chiaro che il supporto a
persone bisognose sia corretto, il problema in questo caso è
che l’Ue ha deciso di stanziare
moltissimi soldi per un Paese
che non è parte dell’Ue e che di
certo non è l’unico Stato vittima di un conflitto.
Viene, dunque, da chiedersi perché lo stesso interesse
non riguardi Paesi come l’Af -
ghanistan, il Sudan, il Libano,
la Nigeria o lo Yemen. E tanti
altri mancano all’ap p e l l o.
Di certo, i politici italiani
iniziano a dubitare della reale
efficacia delle sanzioni verso
la Russia. Ieri, la vice portavoce capo della Commissione
europea, Dana S pi n a nt , ha risposto a Bruxelles ad alcuni
politici italiani che mettevano
in dubbio l’utilità delle sanzioni verso Mosca.
Ci sono molti studi e molti
dati che dimostrano che le
sanzioni decise dall’Ue contro
la Russia per la guerra in
Ucraina «funzionano nel breve termine e anche nel lungo
termine, minando la capacità
dell’economia russa», ha detto S pi n a nt durante il briefing
con la stampa.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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