L’Europa ha bisogno di «aprire gli occhi sulla manovra a tenaglia con cui Vladimir Putin e Xi Jinping minacciano i suoi interessi vitali. Il pericolo più immediato e visibile viene da Mosca, quello più insidioso nel lungo periodo viene da Pechino». «La debolezza dell’Occidente è evidente. In Ucraina gli Stati Uniti non hanno interessi vitali da difendere; tanto più da quando hanno l’autosufficienza energetica. L’Eu - ropa è la vittima predestinata. Si è messa in una debolezza estrema con la sua dipendenza dal gas russo. I tedeschi ci hanno aggiunto sordidi conflitti d’interessi. Se cade l’Ucraina è l’Europa che vede avvicinarsi le truppe russe ai suoi confini. Le chiacchiere sulla nuova difesa europea restano tali». Ma l’Europa «deve fronteggiare almeno quattro sfide altrettanto insidiose da parte della Cina». Le sanzioni economiche inferte alla Lituania per ragioni legate a Taiwan, la penetrazione sempre più invasiva nei Balcani, l’acquisto di gas agli Usa (che di conseguenza non lo fornisce all’Europa) e il monopolio delle materie prime per effettuare la transizione ecologica. L’Europa deve decidere come muoversi per fronteggiare queste sfide perché al momento «non ha le risorse militari per dissuadere Pu - tin in Ucraina» né «quelle economiche, energetiche, tecnologiche, né soprattutto la coesione politica» per fronteggiare la Cina.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 20 gennaio 2022
L’Ue deve svegliarsi o sarà stritolata da Mosca e Pechino
L’Europa ha bisogno di «aprire gli occhi sulla manovra a tenaglia con cui Vladimir Putin e Xi Jinping minacciano i suoi interessi vitali. Il pericolo più immediato e visibile viene da Mosca, quello più insidioso nel lungo periodo viene da Pechino». «La debolezza dell’Occidente è evidente. In Ucraina gli Stati Uniti non hanno interessi vitali da difendere; tanto più da quando hanno l’autosufficienza energetica. L’Eu - ropa è la vittima predestinata. Si è messa in una debolezza estrema con la sua dipendenza dal gas russo. I tedeschi ci hanno aggiunto sordidi conflitti d’interessi. Se cade l’Ucraina è l’Europa che vede avvicinarsi le truppe russe ai suoi confini. Le chiacchiere sulla nuova difesa europea restano tali». Ma l’Europa «deve fronteggiare almeno quattro sfide altrettanto insidiose da parte della Cina». Le sanzioni economiche inferte alla Lituania per ragioni legate a Taiwan, la penetrazione sempre più invasiva nei Balcani, l’acquisto di gas agli Usa (che di conseguenza non lo fornisce all’Europa) e il monopolio delle materie prime per effettuare la transizione ecologica. L’Europa deve decidere come muoversi per fronteggiare queste sfide perché al momento «non ha le risorse militari per dissuadere Pu - tin in Ucraina» né «quelle economiche, energetiche, tecnologiche, né soprattutto la coesione politica» per fronteggiare la Cina.
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