Monta la rabbia nell’autotrasporto mentre in Sicilia e in Puglia si registrano i primi blocchi spontanei nell’attività di carico/scarico e movimentazione delle merci. Non si esclude che nelle prossime ore la protesta dilaghi anche in altre regioni, fino a sfociare in un fermo generale dei Tir. Una prospettiva gravissima, che potrebbe compromettere la ripresa economica,(👍👍👍) con ripercussioni a catena sul settore industriale. Il rincaro dei carburanti è la goccia che potrebbe far traboccare il vaso, in un comparto già in crisi per la carenza di conducenti (ne mancherebbero almeno 20mila, secondo le ultime stime). Molte imprese, soprattutto nel centro-sud, non sono più in grado di assorbire e sopportare gli extra costi del carburante, che negli ultimi mesi hanno viaggiato a mille. Al punto che, per molte imprese, potrebbe essere più conveniente spegnere i motori anziché continuare a trasportare la merce. Sotto accusa i prezzi di gasolio per autotrazione, che è ancora largamente il carburante più diffuso e, per i veicoli più moderni, dell’additivo AdBlue e del Gnl (gas naturale liquefatto). Parliamo di aumenti generalizzati di oltre il 25% in un anno. Per le imprese che hanno comprato mezzi a Gnl è la beffa:(🤔🤣🤔🤣) hanno effettuato investimenti consistenti in tecnologia ambientalmente sostenibile e ora si ritrovano con costi operativi non più ammortizzabili. Da settimane le imprese, attraverso le rispettive associazioni di categoria, chiedono un segnale di attenzione da parte del governo. Al momento, però, le risposte pervenute dall’esecutivo sono state ritenute inadeguate dalla categoria mentre la minaccia di una mobilitazione generale diventa sempre più concreta. Anita (Confindustria) dichiara: «Le piccole e medie imprese sono al collasso.(😞😞😞) I costi per l’approvvigionamento di carburante rappresentano il 30% dei costi totali di gestione; ci sono realtà che rischiano di non poter andare avanti con prezzi così elevati». Secondo Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito, «il governo non ha ancora compreso quanto sia indispensabile, in un Paese che si considera civile, disporre di un autotrasporto funzionale, corretto ed economicamente sostenibile». Ieri il comitato esecutivo di Unatras, l’Unione delle principali associazioni italiane dell’autotrasporto, ha lanciato al governo una sorta di ultimatum: l’indicazione emersa al termine della riunione è di proseguire le trattative in corso con il governo e aspettare l’esito dell’incontro di oggi con la viceministra Teresa Bellanova. In assenza di risposte concrete e soddisfacenti, spiega una nota di Unatras, «saranno assunte sin da subito tutte le iniziative sindacali necessarie a tutela della categoria senza escludere, nel rispetto della normativa vigente, la proclamazione di un fermo nazionale». Unatras ricorda che oltre l’80% delle merci in Italia viaggia su gomma e chiede un intervento urgente che stemperi la tensione favorendo le condizioni per una soluzione dei problemi attraverso: 1 provvedimenti economici di sostegno alla categoria, quali crediti di imposta per i maggiori costi sostenuti per i carburanti, attingendo dal tesoretto che ha incassato il Fisco sull’Iva pagata per le accise; 2 ribaltamento sulla merce, attraverso un automatismo, dei maggiori costi esplosi a causa dell’aumento nei prezzi del carburante; 3 apertura di un tavolo permanente sulle regole di settore, per un’analisi approfondita che affronti in particolare l’impatto delle nuove norme comunitarie in tema di accesso al mercato, le semplificazioni burocratiche e la revisione degli onerosi obblighi formativi per contrastare la carenza di conducenti.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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