Sul sito dell’Istat, riguardo ai decessi in Italia, sono riportati i seguenti dati: prima della pandemia si verificavano in media 645.000 decessi l’anno, nei due anni della pandemia 746.000 e 637.000. I 101.000 decessi in più del 2020 sono presumibilmente ascrivibili al Covid. Faccio alcune considerazioni: come si fa a dire che quello italiano è un modello da seguire, se nel 2020 c’è stato un aumento dei decessi del 15,6%? Se, come dicono, i morti per Covid sono ancora 300/400 al giorno, cioè 125.000 all’anno, significherebbe che nel 2021, nonostante i vaccini e le altre misure restrittive, i decessi Covid sono stati superiori a quelli del 2020 (101.000) e, nel contempo, i decessi «non Covid» sarebbero scesi a 512.000, cifra ben al di sotto della media degli anni precedenti. Nel 2021 ci sono stati 8.000 decessi in meno rispetto alla media 2015- 2019; quindi, Covid o non Covid, la mortalità complessiva è diminuita. Sui numeri della pandemia c’è molto da approfondire e i virologi, anziché andare in tv, farebbero meglio a ripassare un po’ di matematica.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento