STUPIDA RAZZA

domenica 10 luglio 2022

«Altre misure contro di noi? Catastrofe sul mercato globale»

 

Se l’Occidente perservererà con la sua politica delle sanzioni anti-russe preparerà una catastrofe sul mercato energetico mondiale. Lo ha detto ieri il presidente russo Vladimir Putin, incontrando alcuni funzionari gove r n at iv i . «Le sanzioni imposte alla Russia causano molti più danni ai paesi che le impongono», ha detto l’inqu ili no del Cremlino. «Un ulteriore ricorso alla politica delle sanzioni può portare a conseguenze ancora più gravi, senza esagerare persino catastrofiche per il mercato energetico globale». Da inizio anno il prezzo del Brent è aumentato di un terzo e quello del gas è più che raddoppiato. E’ la conseguenza della guerra economica che ha fatto seguito all’i nva s io n e russa dell’Ucraina e che ha portato in Occidente inflazione e ora anche penuria di materie prime, dopo la decisione di Mosca di tagliare del 60 per cento le forniture di gas attraverso il gasdotto Nord Stream. PRODUZIONE IN AUMENTO La Russia d’altro canto ha reindirizzato verso Oriente l’export di petrolio e gas, in particolare verso la Cina e l’India che hanno potuto beneficiare anche di sconti sul prezzo di mercato. Una linea che il governo di Mosca intende rafforzare, come ha chiarito ieri il presidente: «La Russia si concentrerà sul potenziamento delle infrastrutture per la diversificazione del gas e le esportazioni di petrolio verso sud e a est». Putin ha dichiarato che l’industria energetica russa si è stabilizzata, con un aumento della produzione di petrolio di 0,5 milioni di barili al giorno fino a 10,7 milioni di barili al giorno a giugno. I tentativi delle nazioni occidentali di trovare fornitori alternativi non produrranno risultati immediati, ha aggiunto il presidente russo parlando ai suoi interlocutori, tra i quali spiccavano il vice primo ministro Alexander Novak, e Igor Sechin, amministratore delegato del gigante petrolifero Rosneft. «Vediamo che l’Occidente sta cercando di costringere gli altri Paesi esportatori di petrolio ad aumentare i loro volumi di produzione», ha detto Putin, probabilmente riferendosi al pressing esercitato verso i paesi produttori del Golfo persico. A fine luglio, durante il G7 di Enlau in Germania, il presidente francese Emmanuel Macron ha riferito al presidente Usa Joe Biden una sua conversazione con il presidente degli Emirati arabi uniti Mohammed bin Zayed: «Sono al massimo, al massimo (di capacità produttiva, ndr). Questo è quello che afferma…e poi ha detto, i sauditi possono aumentare di 150 (migliaia di barili al giorno). Forse un po’ di più, ma non hanno grandi capacità prima di sei mesi». «FRETTA IRREALISTICA» Il mercato energetico globale «non tollera alcuna fretta», ha detto Putin. «Gli errori già commessi non possono essere corretti in un paio di giorni». Per ora, l’unico risultato che l’Europa ha raccolto è quello di «aver aumentato il prezzo» delle risorse energetiche di cui ha bi s og n o. All’Occidente Putin ha attribuito anche la colpa per le tensioni sui beni alimentari. «In virtù di una serie di circostanze di natura oggettiva e soggettiva, la situazione sui mercati alimentari globali sarà tesa. Questo è il risultato di azioni sbagliate di alcuni nostri partner» occidentali «nel campo dell’e n e rg i a e della politica macroeconomica, e tutto deriva da quello».



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