NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
domenica 17 luglio 2022
Domenica di passione per chi vola Oggi sciopero di quattro ore di Enav e low cost
Sarà una domenica di
passione quella di chi ha programma di volare. Oggi, infatti, si fermano per quattro
ore (dalle 14 alle 18) sia il personale delle compagnie low
cost sia quello dell’E n av,
l’Ente nazionale di assistenza al volo che si occupa di
sorvegliare i cieli italiani. Gli
scioperi sono stati indetti ormai da giorni e, nonostante il
tentativo del ministro del Turismo Massimo Garavagliadi
invocare la precettazione,
dovrebbero portare alla cancellazione di circa 600 voli,
secondo le stime effettuate
dallo stesso ministro.
CAPITOLO ENAV
A segnare il cambio di passo
delle proteste dei lavoratori
del settore è lo sciopero dei
controllori dell’E nav. «Lo
sciopero nazionale è stato
indetto per protestare soprattutto contro il pesante e
cronico sotto organico in cui
si trova ad operare l’Ente soprattutto in questo particolare momento di ripresa del
traffico aereo», avevano
scritto Filt-cgil, Fit-Cisl e
Uiltrasporti . Oltre alla mancanza di una quantità di personale adeguata, i lavoratori
contestano anche «l’ap p l ic azione non condivisa di parti
del piano industriale» e «lo
stop alle trattative per il rinnovo del Ccnl». Oltre alle
proteste nazionali dichiarate dalle sigle sindacali si aggiungono anche quelle locali: da Brindisi a Milano, da
Padova a Roma, da Pescara a
Napoli. Nel complesso tutti i
maggiori aeroporti italiani
saranno interessati dalle
proteste dei controllori di
vo l o.
Il loro blocco avrà conseguenze importanti per diverse compagnie. Ita Airways si
è trovata a costretta a cancellare 122 voli in tutta Italia.
Per l’irritazione del suo presidente, Alfredo Altavilla,
che ha definito «idiota» lo
sciopero domenicale. Ma anche Ryanair si è trovata costretta a tirare una riga sopra
alcune partenze programmate per le braccia incrociate dell’E n av.
IL TERZO ATTO
DELLE LOW COST
Al disagio causato dai controllori, si aggiungerà il terzo
sciopero nel giro di un mese e
mezzo del personale delle
compagnie low cost, tra cui
la stessa Ryanair. Piloti e assistenti di volo di Easyjet, Volotea, Ryanair, Malta Air e
della società C rew L i n k si fermeranno ancora dopo le proteste avvenute già l’8 e il 25
g i ug n o.
«Ci auguriamo di avere al più
presto risposte concrete per
assicurare alle lavoratrici e
ai lavoratori condizioni di lavoro dignitose, così da poter
evitare ulteriori disagi ai
passeggeri in questo periodo
estivo», hanno scritto ieri
Filt Cgil e Uiltrasporti commentando la scelta di scioperare dei lavoratori di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink. «Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno – sottolineano le organizzazioni sindacali – i lavoratori italiani (delle tre
aziende, ndr) rivendicano
condizioni contrattuali e salariali in linea con il contratto nazionale del trasporto
aereo ed inoltre acqua e cibo
per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall'aereo anche per 14 ore consecutive e la cancellazione
dei tagli ai salari introdotti
per fronteggiare un periodo
di crisi non più attuale». Dalle 14 ci saranno quattro presidi dei lavoratori in sciopero presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Bergamo
Orio al Serio, Pisa e Roma
F i u m ic i n o.
OPPOSIZIONE
E RISARCIMENTI
Detto delle parole poco comprensive di Altavilla, il fronte
dei contrari all’incrociare le
braccia dei lavoratori di domenica in un periodo cruciale per il turismo è ampio. A
partire dal ministro Garavaglia, che aveva invitato il Garante Francesco Santoro
Pa s s a rel l i a prendere provvedimenti per limitare disagi
ai passeggeri in partenza per
le vacanze estive. Le agitazioni, infatti, «danneggiano fortemente i diritti dei viaggiatori e delle imprese» e per
questo aveva invitato a valutare la precettazione.
Anche il C o d ac o n s si è schierato contro la protesta, sottolineando come sia possibile
per i viaggiatori danneggiati
richiedere «fino a 5 mila euro
di risarcimenti». Tando da
scendere in campo «per offrire assistenza legale ai passeggeri coinvolti nelle proteste dei lavoratori del comparto aereo».
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