In molte scuole italiane da ieri bambini e ragazzi hanno iniziato ad indossare la mascherina Ffp2 per proteggere la salute propria e altrui e nel pomeriggio il presidente dell ’Associazione presidi, Antonello Giannelli, al termine dell’incontro con il ministro dell’Istruzione, Patr i - zio Bianchi, ha invitato il governo a dotare di Ffp2 tutti gli alunni e tutti i dipendenti degli istituti scolastici. Solo uno dei provvedimenti ideati per affrontare l’e m e rge n za , che però rischia di rendere ancora più difficile la vita in classe. Anche perché in altri Paesi questo genere di obbligo non esiste. Ad esempio, in Inghilterra, dove i ragazzi possono indossare la protezione se lo vogliono, ma non sono tenuti a farlo. Una regola comprensibile, che deriva probabilmente dai risultati di una ricerca appena resa nota. Secondo questa indagine britannica, commissionata direttamente dal governo, infatti, l’uso delle mascherine in classe non comporta particolari benefici. Per l’indagine sono stati presi in considerazione i casi di contagio registrati in classi dove le mascherine venivano indossate regolarmente e in altre dove invece non era stato imposto questo obbligo. E la differenza non è stata significativa, come invece ci si sarebbe aspettati. Le classi prese in esame nelle settimane dell’ottobre 2021, quando la variante Delta impazzava e faceva paura, sono state 123 in tutto. In quelle dove si prendevano più precauzioni le assenze dovute al contagio dopo due o tre settimane erano scese dal 5,3 al 3 per cento con un calo del 2,3 per cento. Nelle altre classi, dove i ragazzini erano stati lasciati liberi, invece, si era registrata una riduzione dal 5,3 al 3,6 per cento, quindi con un calo dell’1 ,7 per cento delle assenze. Un divario di 0,6 punti percentuali, che nessun esperto di statistica considererebbe rilevante. E che appare assolutamente non degno di nota, se viene messo in relazione con l’altro elemento emerso secondo la ricerca. In base alle risposte fornite da professori e ragazzi, infatti, l’uso delle mascherine rappresenta un danno grave sul fronte della qualità della vita scolastica. La comunicazione spesso diventa difficile, docenti e studenti non si comprendono e questo ha un impatto importante anche in termini di risultati nelle valutazioni orali e di accuratezza delle spiegazioni. Al punto che 7 studenti su 10 si sono detti davvero a disagio quando stanno in classe con la maschera add o s s o. Anche per questa ragione nelle scuole inglesi le regole su l l ’uso delle mascherine sono molto più rilassate che da noi. Fino a prima della variante Omicron erano consigliate nelle aree comuni delle strutture scolastiche ma non nelle classi. Adesso, invece, vengono indicate come utili per i ragazzini da 13 anni in su anche nelle classi, ma non ci sono obblighi. E soprattutto non si parla di certo delle maschere Ffp2, che sono più pesanti e fastidiose per i ragazzi. In generale, poi, non è chiaro fino a quando questa politica sarà portata avanti, perché molti insegnanti e genitori stanno protestando. A spingere il governo a consigliarne l’uso è stata la constatazione che la variante Omicron appare ancora più contagiosa, ma non è escluso che presto si cambi ancora idea. Com’è avvenuto, del resto, per i tamponi molecolari e l’autoi s o - lamento da fare quando si entrava nel Regno Unito. Fino a lunedì scorso erano necessari, dal sabato successivo non lo sono più stati. Il governo Johnson li ha cancellati nel giro di quattro giorni, perché Omicron è ormai così diffusa nel Paese che porre certi limiti non avrebbe davvero più senso. Succederà anche per le mascherine tra i banchi?
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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