STUPIDA RAZZA

mercoledì 23 febbraio 2022

Nuovo strappo della Lega sul green pass

Il braccio di ferro sulla possibilità di estendere il green pass anche oltre il 31 marzo quando terminerà lo stato di emergenza si sta trasformando in una guerriglia quotidiana che rischia  di sfibrare la maggioranza. Ieri si è consumato un nuovo strappo della Lega: malgrado il parere contrario del governo i deputati del Carroccio hanno infatti votato insieme all’opposizione di Fratelli d’Italia un subemendamento al decreto sull’obbligo vaccinale per gli over 50 accantonato e poi respinto (con 22 no, 13 sì e 5 astenuti) per sospendere il Green pass dal 1° aprile. Una modifica questa presentata dalla stessa Lega su cui si è astenuta anche Forza Italia: Berlusconi si schiera infatti con chi vuole rendere più blande le norme anti-Covid e annuncia di voler presentare al premier Draghi un piano di graduale dismissione del green pass. Palazzo Chigi di fronte a questo nuovo scricchiolio nella maggioranza derubrica l’accaduto a un incidente di poco conto anche perché l’emendamento non è passato. Resta il fatto però che la tensione si sta alzando ogni giorno di più in vista della annunciata «road map» verso il ritorno alla normalità che il Governo dovrebbe svelare molto presto. Ieri a esempio il ministro leghista Giancarlo Giorgetti ha voluto ribadire che per una proroga dello stato di emergenza «non ci sono né le condizioni sanitarie né costituzionali ». Quindi il messaggio agli “oltranzisti” delle misure anti-Covid è chiaro. L'unica certezza a Palazzo Chigi, è che comunque non sarà il caos a guidare le scelte di Draghi sull’uscita dalla pandemia. Accelerazioni, su questo, non sono previste. Resta quanto sostenuto dal premier nell’ultima conferenza stampa, ovvero uscire dalla pandemia e dalle restrizioni «al più presto possibile» perché è importante, fondamentale, per «famiglie e imprese». Dunque resta ferma la volontà di lavorare a una roadmap che consenta di uscire, step by step, dalle restrizioni della pandemia. Questa settimana però non sono previste cabine di regia sul tema, nonostante sotto traccia si lavori al dossier. Ogni scelta dovrà essere ancorata ad evidenze scientifiche, con il Cts al timone delle decisioni . L’allentamento sarà graduale, ma partirà dalle attività commerciali e dal turismo: il primo addio sarà quindi al pass per lo shopping e a quello per i tavoli all’aperto per bar e ristoranti oltre che per i musei e per gli hotel. Più graduale l’addio al certificato verde a lavoro. Anche perché il green pass è un “potente” incentivo a concludere il ciclo vaccinale anche con la terza dose: sono ancora 10 milioni gli italiani che devono farla e il ritmo delle somministrazioni è crollato. La media è di circa 100mila terze dosi al giorno, mentre le prime vaccinazioni (anche tra i bambini) sono ormai pochissime: non più di 10mila al giorno.


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