Allineati con l’Europa su nuove eventuali sanzioni ma sempre pronti al dialogo costruttivo e soprattutto attenti a non indebolire le ottime relazioni economiche e commerciali con la Federazione russa. Anche con l’acuirsi della crisi ucraina non cambia la posizione italiana nei confronti di Mosca. Il premier Mario Draghi ha ribadito la necessità di ricostruire un clima di fiducia con l’Occidente nella telefonata avuta ieri con il presidente russo Vladimir Putin. In una nota del Cremlino si ricorda che Putin ha chiesto a Draghi di trasmettere le congratulazioni e gli auguri al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, rieletto sabato. Ma, quel che più conta, il presidente russo ha affermato che «Mosca continuerà a garantire forniture stabili di gas all’Italia». Il 26 gennaio scorso lo stesso Putin in un incontro video programmato da tempo con i rappresentanti di 16 grandi gruppi industriali italiani aveva sottolineato come la Russia considera l’Italia come «uno dei suoi principali partner economici». Putin aveva sottolineato come l’Italia sia il terzo Paese europeo per interscambio commerciale con la Russia. Il commercio bilaterale è salito in 11 mesi del 2021 del 53,8% arrivando a 27,5 miliardi di dollari. Durante il periodo della pandemia la situazione non ha permesso di realizzare nuovi progetti e iniziative, ma, aggiungeva, «possiamo dire con soddisfazione che i nostri Paesi sono riusciti a mantenere la cooperazione economica ad un livello piuttosto alto». Gli investimenti delle imprese italiane nell’economia russa, affermava Putin, sono pari a circa 5 miliardi di dollari, mentre quelli russi in Italia sono stimati a circa 3 miliardi di dollari. Putin sottolineava anche come Mosca sia ormai «un fornitore affidabile di energia per i consumatori italiani». Nel 2021 sono stati consegnati 22,7 miliardi di metri cubi di gas naturale all’Italia, molto più che nel 2020, quando sono stati forniti 20,8 miliardi. Putin ricordava le condizioni di vantaggio di cui godono le compagnie energetiche italiane che con il meccanismo del “take or pay” possono ottenere prezzi prestabiliti che non risentono degli ultimi aumenti. I prezzi di mercato, sulla base di contratti spot, sono infatti significativamente aumentati per la stagione invernale e la carenza di offerta. Vincenzo Trani, presidente della Camera di commercio italo-russa, spiegava che è fondamentale intensificare il dialogo economico-imprenditoriale tra Italia e Russia per «cogliere congiuntamente le opportunità che una promettente ma ancora incerta ripresa economica può offrire, coinvolgendo il più alto numero possibile di attori nazionali e partner russi. La Camera di Commercio ItaloRussa e il mondo imprenditoriale italiano guardano alla Russia come un partner affidabile e credo che vi siano ancora grandi potenzialità inespresse, che è nostro compito far giungere a compimento, relativamente alla relazione economica bilaterale».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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