Covid, guerra in Ucraina, inflazione, mancanza di materie prime. Negli ultimi anni, le crisi si sono succedute una dopo l’altra senza tregua. Il vecchio paradigma economico è in crisi, la globalizzazione sembra essere al tramonto e non sappiamo cosa aspettarci dal mondo che verrà. Per riflettere sul futuro, la Link campus university ha organizzato ieri a Roma il convegno La tempesta perfetta e l’economia della speranza. Un futuro per i nostri giovani. Un’intera giornata dedicata a riflettere su ciò che sta succedendo e su quali contromisure mettere in campo. Il convegno è stato ideato e promosso da Aldo Livolsi, economista, banchiere ed esperto di mercati finanziari. «La tempesta perfetta», ha spiegato all’Ad - nkronos, «è derivata da una serie di congiunture negative straordinarie: la pandemia prima, poi l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’aumento del costo dell’ener - gia, l’inflazione. Per non parlare dell’emergenza climatica. Il mondo sta vivendo una fortissima discontinuità. Nonostante questo, non dobbiamo arrenderci, ma provare a realizzare l’economia della speranza con il contributo di tutti i soggetti migliori che vogliono lavorare insieme: dal pubblico al privato, dalla politica all’impresa e ai lavoratori. Se tutti faranno la loro parte, come cercheremo di illustrare nel convegno di giovedì, otterremo un mondo migliore, più sostenibile, più ricco e con meno disuguaglianze». Dopo i saluti del presidente dell’università Link campus Pietro Polidori sono iniziati i panel. La prima sessione, Eco - nomia della speranza: sogno o re altà ? , ha visto confrontarsi Alessandra Ghisleri, Giul io Tre m o nti , ex ministro dell’Economia oggi presidente dell’Aspen institute Italia, N ic ol a Rossi, Carlo Alberto Giusti, Leonardo Becchetti. La seconda, La finanza e gli imprenditori al servizio del Paes e, Mauro Masi, Ra i m on d o G ra s s i , Nicola Benedetto e Giuseppe Ghisolfi. Nel pomeriggio è venuto il momento di Franco Frattini, presidente del Consiglio di Stato, Loren - za Lei, Giuliano Urbani,Fa bio Righi e Francesco Sisci (sul - l’Europa che verrà); e di Ange - lo Deiana, Carmela Pace, Be - nedetto Delle Site, Gianni Fus c o, Sergiu Martin, Luca Barava l l e e Antonino Giannone (Le disuguaglianze nell’econo - mia globale). Tanti i temi sul tavolo, come reddito di cittadinanza, Superbonus, denatalità, crisi energetica e climatica, burocrazie, fuga dei cervelli, globalizzazione e deglobalizzazione. A questo proposito, Tre - m o nti , che già 30 anni fa aveva analizzato le distorsione provocate dalla delocalizzazione della produzione, ha sottolineato: «Credo che oggi non ci sia sufficiente attenzione alla criticità della situazione in atto. Tanto che sono stati presi provvedimenti strampalati, con una finanziaria piena di scostamenti di bilancio e bonus come quello per le zanzariere, cosa che dà l’idea del livello della classe politica. Manca una reale comprensione dei fenomeni in atto».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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