STUPIDA RAZZA

domenica 10 luglio 2022

La rivolta contadina olandese si sente sin qui

 

L’Europa ha fatto il pieno di rabbia, un inc onve n ie nte che né al G7 né a Bruxelles devono avere valutato. Le sanzioni ora le stanno mettendo i popoli contro i governi. Così la polizia spara ai manifestanti in Olanda mentre Londra è in stato d’a s s e d io. In Gran Bretagna, con Boris Joh n s o n che si aggrappa alla «gravità dell’ora» per restare a Dowining Street nonostante un’emorragia di ministri, le città sono paralizzate dai gilet gialli in edizione british. Il costo della benzina è diventato insopportabile. In Olanda da mesi gli allevatori stanno paralizzando le strade e hanno assaltato le sedi governative per protestare contro le misure drastiche di contenimento dell’in qu i na me nto da azoto che cancellano le stalle. La polizia che proteggeva l’abitazione del ministro agricolo assaltata con un bombardamento di letame ha sparato contro i manifestanti. In Italia Mario Draghi mette l’ennesima fiducia, ma deve fronteggiare una situazione economica sempre più precaria e tra siccità, sanzioni e inflazione i consumi cominciano a crollare e nei supermercati a scarseggiare la merce. L’Europa sta facendo i conti con le sue contraddizioni. Ieri Ursula Von der L eye n ha avvertito: preparatevi al blocco totale delle forniture del gas. Mentre si fa appello al green e si distrugge l’agricoltura, dall’altra si è costretti a cambiare la tassonomia ammettendo che gas e nucleare possono essere la strada della transizione. Si è spaccata la famosa maggioranza Ursula, anche gli eurodeputati italiani hanno votato gli uni contro gli altri: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Italia dei Valori a favore di nucleare e metano; Pd, Sinistra e Verdi contro. Dovrebbero spiegarlo ai contadini olandesi che hanno bloccato da giorni l’auto - strada Utrecht - L’Aia, che hanno attaccato con trattori e balle di fieno incendiate l’abitazione del ministro della Natura C h r is ti an n e van der Wa l -Z eg gel i n k che di fatto ha chiesto la fine delle attività zootecniche. Alla protesta si è unito tutto il mondo agricolo rappresentato dal Farmer-Citizen Movement, un partito nato proprio per dare voce ai contadini. A scatenare la rivolta è stato un provvedimento del governo di coalizione - il quarto presieduto dall’eurofalco Mark Rutte - che stanzia 25 miliardi di euro per ridurre del 70% le emissioni di azoto. Rutte ha cercato attraverso il debolissimo ministro dell’A g r ic o l - tura Henk Sta g h ouwe r - la sua casa è stata bombardata col letame e lì si è rischiato lo scontro a fuoco con la polizia - una mediazione con le aziende agricole, ma non ha sortito alcun effetto. Anche perché la situazione si è ulteriormente aggravata. La Germania che è il primo cliente degli olandesi che importano dai paesi extra-Ue per rivendere a Berlino ha smesso di comprare. A ciò si aggiungono anche le proteste dei trasportatori. Dall’Olanda arrivano sempre meno prodotti. Legate al caro carburanti sono le proteste in Gran Bretagna. Da lunedì scorso da Nord a Sud le strade e le autostrade sono bloccate da code di Tir e di auto. Il prezzo della benzina è fuori controllo; per un pieno a Londra si spendono fino a 120 sterline con raddoppio del costo su base annua. I consumatori chiedono una riduzione delle tasse sulla benzina (in Gran Bretagna gravano per circa il 45% del prezzo); per tutta risposta il ministro dell’interno, uno dei pochi rimasti fedeli al premier, Pr i ti Patel ha inasprito la repressione. Un blocco stradale può costare fino a sei mesi di galera e una multa pressoché illimitata. Il blocco della consegna delle merci sta creando grossi problemi di approvvigionamento. Se questo è il clima in Europa in Italia le difficoltà crescono. Soprattutto per le imprese agricole. Dopo la siccità che ha bruciato il riso (meno 40%) il grano (meno 30% e prezzi raddoppiati) e ha ridotto di un quarto la produzione di latte ora tocca a frutta e verdura bersagliate nel Nord Est da grandinate e piogge torrenziali. Nel padovano, nel veronese, nel polesine i raccolti sono stati devastati e la Coldiretti regionale ha stimato per l’ortofrutta un danno di circa 800 milioni. Questo ha fatto mancare il prodotto fresco nei supermercati di gran parte del Veneto. Ma la situazione è critica in tutta Italia. Sempre Coldiretti rileva un aumento dei prezzi della verdura dell’11 , 8% . Forse il quadro idilliaco disegnato da governanti europei per sostenere le sanzioni contro la Russia non è del tutto aderente alla realtà. Paolo Gentiloni (Pd) Commissario all’Economia sparge ottimismo: «Potremmo entrare in recessione in conseguenza della guerra; dipende dalle forniture energetiche, ma si hanno segnali di un attività economica certamente più lenta però in territorio positivo.» Tra una settimana avremo i conti veri, ma per ora i conti si faranno con la protesta.

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