STUPIDA RAZZA

domenica 10 luglio 2022

Per gli istituti europei il green è un rischio da 70 miliardi

 



Le banche europee possono perdere oltre 70 miliardi di euro per il rischio climatico. L’allarme è stato lanciato ieri dai risultati degli stress test condotti dalla Bce su 104 istituti che evidenziano significative lacune delle big del credito inte r v i s tate. Il 60% del campione non ha ancora un quadro di riferimento per le prove di stress in ambito climatico. Analogamente, la maggior parte delle banche non include il rischio climatico nei propri modelli per il rischio di credito e appena il 20% ne tiene conto come variabile ai fini dell’e rogazione di finanziamenti. Secondo il rapporto, inoltre, un campione più ristretto di 41 banche selezionate nell’ambito del test, avrebbe appunto subìto perdite per 70 miliardi in uno scenario di «transizione disordinata», in cui il prezzo delle emissioni di carbonio aumenterebbe drasticamente nell’arco di tre anni. QUANTE LACUNE «Le banche dell’area dell’euro devono urgentemente intensificare gli sforzi per misurare e gestire il rischio climatico, colmando le attuali lacune nei dati e adottando buone prassi già presenti nel settore», ha dichiarato Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza della Bce. La prova di stress non è stata svolta nell’ottica dell’ad eg u atez za patrimoniale, ma come esercizio conoscitivo a beneficio sia delle banche sia dei responsabili della vigilanza, con l’obiettivo di valutare il grado di preparazione del settore nella gestione del rischio climatico e raccogliere le migliori prassi per affrontarlo. Tra i dati interessanti è emerso che quasi due terzi del reddito delle banche proviene da aziende che operano in settori che emettono grandi quantità di anidride carbonica, rendendole vulnerabili alle perdite nel momento in cui le imprese devono passare a una produzione a minori emissioni. In molti casi le «emissioni finanziate» dalle banche derivano da un numero esiguo di controparti di grandi dimensioni. Ciò accresce l’esposizione delle banche ai rischi di transiz io n e. Nel dettaglio, il rapporto indica che le banche dell’Eu - ropa meridionale sono più esposte ai rischi di caldo e siccità che potrebbero colpire le imprese edili e agricole. Nello scenario di rischio di inondazione ci si attende invece che a risentirne siano soprattutto le garanzie immobiliari e i mutui sottostanti nonché i prestiti alle imprese, soprattutto nelle zone più colpi te. CHI È PIÙ INDIETRO Alla vigilia degli esiti degli stress test europei svelati ieri, anche la Banca d’Ita l i a aveva pubblicato i risultati di un’indagine sul tema fatta attraverso un questionario inviato a oltre 250 istituti nazionali nel primo trimestre dell'anno. Dall’a n a l isi è emerso che il 13% delle banche intervistate valuta l’impatto del rischio climatico nella gestione del portafoglio crediti, mentre l’80% si propone di farlo in f utu ro. Il gruppo di istituti che ha un maggiore ritardo è principalmente costituito dalle banche di credito cooperativo (sono il 70% degli intermediari che non ha ancora iniziato nessuna attività).

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