La quiete calata nelle ultime settimane sull’aff are Twitter potrebbe rivelarsi essere la classica calma prima della tempesta. El on Mu s k starebbe seriamente pensando a far saltare l’ac - cordo da 44 miliardi di dollari per rilevare il social network. A riportarlo è stato il Washington Post, citando tre fonti molto vicine all’a ffare. Musk sarebbe restio a completare l’op e ra zio ne, ufficialmente, a causa della percentuale di account spam attivi sulla piattaforma. Twitter stima che siano sotto il 5%, mentre l’uo m o più ricco del mondo ha parlato anche del 20% degli ute nt i . Secondo quanto riporta il quotidiano americano, Musk e il suo team si sarebbero arresi all’impossibilità di verificare quanti siano effettivamente nonostante abbiano avuto accesso all’analisi del flusso di dati a fine giugno. Per questo Musk, come spiega il Wp , sarebbe vicino a «un drastico cambio di direzione», tanto che non smesso di cercare finanziatori per condividere l’onerosa operazione. VERSO IL TRIBUNALE? Sia Musk sia il cda di Twitter, com’è noto, hanno la possibilità di recedere dall’accordo pagando una penale da un miliardo di dollari. Ma, da quello che è emerso, il miliardario potrebbe attivarla solo nel caso in cui sopraggiungano novità in grado di intaccare pesantemente la società e il suo valore. Il rischio, per il ceo di Tesla, è che questa storia finisca in tribunale con l’ac - cusa di aver danneggiato la società tirandosi indietro da un accordo pattuito senza un reale motivo. Il cda, dopo l’iniziale ritrosia al tentativo di scalata di Musk, ha cambiato linea e dopo l’ufficialità dell’ac c o rdo ha sempre ribadito l’i nteresse a portare a termine l’accordo. Anche ieri, dopo le indiscrezioni pubblicate dal Wp , un portavoce della società ha ribadito l’i m p egno a Bloomberg News: «Twitter ha e continuerà a condividere in modo cooperativo informazioni con il signor Musk per portare a termine l'accordo. Riteniamo che questo accordo sia la soluzione migliore per l'interesse di tutti i nostri azionisti. Intendiamo chiudere la transazione e far rispettare l'accordo di fusione al prezzo e ai termini concord at i » . LO SCONTO Quello di cui si parla da settimane, seppur senza conferme ufficiali, è che Musk stia in realtà cercando una strada per rivedere al ribasso l’accordo. Il valore della società a Wall Street è infatti crollato dopo un iniziale entusiasmo per il passaggio di mano. Il ceo di Tesla aveva concordato il prezzo di opa a 54,2 dollari, ma sono ormai quasi due mesi che il titolo scambia tra i 35 e i 40 dollari. Si tratta all’i n c i rc a dello stessa fascia di valore in cui si trovava prima dell’impennata dettata dall’i ngresso di Musk nella società .
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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