Con la fine ormai prossima della sospensione del Patto di Stabilità, il dibattito sulla spending review e sulla riduzione della spesa pubblica che finanzia scuole, ospedali e pensioni si fa sempre più insistente, aprendo la strada al ritorno dell’austerity di matrice europea. Come sempre, tuttavia, vi sono diversi settori che superano indenni questo dibattito, a partire dal comparto bancario.
A offrirci lo spunto, qualche tempo fa Minenna (Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) dalle pagine del Sole24Ore e Imperatore da quelle del FattoQuotidiano discutevano degli arbitraggi delle banche europee sui tassi di policy negativi della BCE – ossia operazioni di acquisto e rivendita di attività finanziarie sui mercati che sfruttano le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto certo, senza che il soggetto che la pone in essere corra alcun rischio. Questi arbitraggi avrebbero fruttato alle banche in questione vari miliardi, regalati loro dalla BCE, in barba a tutta la retorica che stampare moneta per finanziare la spesa è male.
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