Era attesa da tempo l’audi - zione in commissione finanze alla Camera dell’ad di Euronext, Stéphane Boujnah. E ieri è andato in scena a Montecitorio l’ultimo atto di quella che ricorderemo come la vecchia Borsa italiana. B ou jn a h , infatti, di fronte ai Parlamentari ha affrontato le tematiche relative alle strategie di consolidamento del gruppo in seguito all’acquisizione del nostro mercato finanziario. Ha di fatto confermato, tra le righe e rispondendo a una domanda della Lega, che l’Italia e gli interessi del Sistema Paese saranno di fatto messi in secondo piano per rendere grande Euronext. Anche perché ha sottolineato come sia vero che «Borsa italiana rappresenta un terzo dei ricavi del gruppo e che Milano contribuisce con una crescita dei ricavi pari al +10%». Ma «ora che i volumi medi quotidiani si avvicinano ai 12 miliardi sarà sempre più importante avere una sola testa europa» . «Nello statuto non si parla di Stati», ha infatti sottolineato. Un tempo il Parlamento, grazie alle pressione di Consob, a molti Parlamentari sfuggiva la partecipazione di Borsa Italiana allo schieramento londinese. Adesso tutti invece dovranno confrontarsi direttamente con Euronext Milano. Dopo una breve relazione introduttiva, accompagnato dal direttore finanziario Giorgio Modica e del prossimo amministratore delegato (dal 28 novembre) di Borsa italiana Fabrizio Testa, B ou jn a h ha ricordato che un terzo dell’inte - ro organico sarà distribuito tra Milano, Roma e Isernia. Euronext promette anche di sviluppare investimenti in innovazione e che vi sarà la migrazione del core data center (in partnership con Aruba) da Londra a Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo. Secondo l’amministratore delegato francese del gruppo l’area del capoluogo diverrà un hub fondamentale, anche se non ha spiegato come. La migrazione rappresenta il più grande investimento di Euronext e dei suoi clienti: creerà decine di posti e i lavori finiranno nel giugno 2022. Ma a fronte di questi slogan e delle rassicurazioni sull’occupazione («Sulle nuove assunzioni, nel 2024 il numero di posti di lavoro sarà uguale a quello odierno» ha detto), B ou jn a h ha anche dovuto ammettere che i tagli ci potrebbero essere. «Le voci girate quest’estate sui licenziamenti», ha affermato, «sono assurde, ma non possiamo essere più specifici oggi perché in Italia, come negli altri Paesi europei, prima bisogna parlare con i sindacati per cercare di organizzare le cose nella maniera più giusta. Quindi non faremo annunci né prenderemo iniziative senza prima aver parlato con chi rappresenta i lavoratori». Un modo per dire che ci saranno esuberi volontari concordati con i sindacati. Giulio Centemero, capogruppo della Lega in commissione Finanze, ha ribadito l’importanza del mercato italiano a tutela anche delle Pmi. I responsabili di Piazza Affari dovrebbero essere italiani e l’ad dovrebbe avere un’a m pi a autonomia proprio in virtù della qualità e della specificità del mercato italiano. Ma, secondo B ou jn a h , questo discorso non tiene. Perché «Euronext è organizzazione federale: siamo uniti nella diversità». Certo, «ogni mercato ha le proprie specificità (l’Olanda è vitale sui derivati, la Norvegia sulle Pmi e sul tech)», ma Euronext è «un’organizzazione che si evolve e si cercherà di sviluppare la governance federale. Si guarda alla gente, non alla cittadinanza. Nello statuto non si parla di Stati. Euronext non distribuisce i progetti per nazioni» anche se «l’Italia sarà il territorio con i massimi investimenti» come dimostra il data center di Bergamo. Rispetto invece al progetto di acquisizione di Clearnet, il numero uno della Borsa paneuropea ha ricordato che nel 2017 «era stata acquistata al netto della fusione che però non è avvenuta, ma oggi i rapporti sono buoni». Chi ha ascoltato l’audizio - ne ha definito B ou jn a h , «un ottimo commerciale. Tanti slogan. Speriamo ci sia anche sos ta n za » .
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
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