Le difficoltà dell’e c o n omia cinese, le rigide regole di Pechino sulla pandemia di Covid e, da ultimo, la stretta regolatoria del governo cinese sui giganti della tecnologia. Per tutte queste ragioni il gigante tecnologico cinese Tencent ha registrato il primo calo dei ricavi trimestrali da quando si è quotato in borsa, alle prese con la recessione economica cinese, le interruzioni dovute alla pandemia e il continuo controllo da parte delle autorità di regolamentazione. Il fatturato del secondo trimestre è sceso del 3% a 134 miliardi di yuan (19,8 miliardi di dollari) rispetto all'anno precedente, mentre i profitti sono crollati del 56% a 18,6 miliardi di yuan. Tencent, che controlla tra le altre cose il popolare sito WeChat ha anche tagliato circa 5.500 posti di lavoro, scendendo a 110.715 dipendenti alla fine di giugno, il primo calo trimestrale della forza lavoro dal 2014. PRESSING DEL GOVERNO «Abbiamo abbandonato le attività non-core, ridotto le spese di marketing e tagliato le spese operative, permettendoci di aumentare gli utili non Ifrs su base sequenziale, nonostante le difficili condizioni dei ricavi», ha dichiarato l'azienda nel comunicato. Circa la metà dei ricavi di Tencent proviene da servizi fintech e business, oltre che dalla pubblicità online. La Cina ha deciso un giro di vite sull'industria dei videogiochi per combattere la dipendenza dei bambini, tagliando i profitti di giganti come Tencent e la sua rivale NetEase. Ad aprile Pechino ha ricominciato ad approvare nuovi videogiochi dopo una pausa, ma nessun gioco di Tencent è stato inserito nella lista, il che significa che l'azienda deve fare affidamento su titoli più vecchi come Honor of Kings per ottenere entrate. Tencent ha dichiarato che il mercato cinese dei videogiochi sta affrontando «sfide di transizione», mentre il mercato internazionale si trova in un «periodo di digestione postpandemia», in quanto la gente ha ripreso a spendere in altre forme di intrattenim e nto. Martedì scorso, indiscrezioni di stampa hanno riferito dell’intenzione di Tencent di vendere tutta o una parte della quota che detiene in Meituan, colosso cinese delle consegne di cibo a domicilio. Secondo gli osservatori, la decisione di cedere le proprie partecipazioni sarebbe una decisione presa dal colosso della tecnologia per compiacere il governo cinese, che da almeno due anni ha deciso una stretta sui grandi operatori del settore tecnologic o. IL RIVALE Tencent controlla una serie di partecipazioni in società tecnologiche, quotate e non quotate. Le sole partecipazioni quotate valevano, a fine marzo, oltre 89 miliardi di dollari. Anche Alibaba, il principale rivale di Tencent, ha nei giorni scorsi postato la prima perdita trimestrale, anche se i risultati sono stati migliori delle attese del m e rc ato.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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