Un’emergenza nazionale. Che va affrontata immediatamente: «I partiti con grande senso di responsabilità devono affrontare questo tema. Capisco che è un tema scomodo durante la campagna elettorale, ma devono ascoltare il grido d’allarme delle imprese». E il governo Draghi «può è deve intervenire su questo argomento, perché si tratta di una emergenza nazionale». Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha parlato ieri sera, ai microfoni del Tg5. La giornata di ieri è stata particolarmente drammatica, con il prezzo del gas che ha toccato nuovi record, l’ euro ulteriormente indebolito, calo della Borsa e spread tornato sui massimi. Una situazione che mette a dura prova le imprese e che arriva dopo mesi di continui aumenti del prezzo dell’energia. «È evidente che i costi dell’energia ogni giorno stanno aumentando, il prezzo del gas segna nuovi record ogni giorno», ha esordito Bonomi. Bisogna intervenire, è la richiesta del presidente di Confindustria. Che ha indicato le priorità del mondo delle imprese, con uno sguardo anche a ciò che accade negli altri paesi. Per Bonomi occorre «affrontare seriamente e immediatamente la predisposizione di un eventuale piano di razionamento». E il presidente di Confindustria ha fatto riferimento alla Germania: «Il più grande paese manifatturiero europeo sta studiando un piano, non possiamo farci trovare impreparati nel caso di questa necessità, che inciderà sul paese, sui posti di lavoro e quindi sul reddito delle famiglie». Quindi occorre affrontare l’ argomento: «Ricordo a tutti che il primo ottobre inizierà l’anno termico e le imprese non sanno ancora come lo dovranno affrontare». Bonomi ieri sera ha rilanciato la richiesta di un tetto al prezzo del gas: «Se non viene fatto in Europa lo dobbiamo fare a livello nazionale. Lo stiamo chiedendo da mesi». Così come «da mesi - ha aggiunto - stiamo chiedendo la sospensione dei certificati ETS, cioè l’acquisto di certificati verdi, perché è una follia pagare questi prezzi oggi, in un momento in cui il mercato dell’energia sta esplodendo». Altro aspetto su cui il presidente di Confindustria ha insistito è di avere una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili, «a costo amministrato, riservata all’ industria manifatturiera, così come fanno altri paesi in Europa». Bisogna inoltre, ha incalzato Bonomi, intervenire sul costo della bolletta «anche utilizzando risorse comunitarie».
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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