I più recenti sviluppi dell’economia nell’area dell’euro, «la crescente probabilità di una recessione», inducono la Bce ad utilizzare «la sua più grande virtù, la prudenza» in politica monetaria. Così Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Bce, è intervenuto ieri nel dibattito sulle prossime mosse della Banca centrale europea, a pochi giorni dalla riunione del Consiglio direttivo che l’8 settembre dovrà decidere se alzare nuovamente i tassi d’interesse, e se sì di quanto, 25 o 50 centesimi. In una recente intervista a Reuters, il membro del Board Isabel Schnabel è sembrata indicare che un rialzo di mezzo punto in risposta all’alta inflazione. Intervenendo sull’euro digitale al congresso annuale della European Economic Association presso la Bocconi di Milano, Panetta ha detto ieri che un ulteriore aggiustamento della politica monetaria «potrebbe essere possibile»: ma questo aggiustamento, ha precisato,dovrà essere «strettamente dipendente dai dati» e dovrà «pienamente tener conto delle condizioni della situazione economica», nella piena consapevolezza che «la probabilità di una recessione sta aumentando» a causa delle conseguenze della pandemia, lo shock dell’aumento dei prezzi delle materie prime, l’impatto della guerra UcrainaRussia sul commercio e l’incertezza. «Perchè tutto questo è rilevante? - ha enfatizzato Panetta -. Perché prima di tutto un rallentamento significativo dell’economia oppure una recessione avrebbero un effetto mitigante sulle pressioni inflazionistiche. Inoltre, ha sottolineato il membro del Board, gli aumenti dei prezzi delle materie prime, che sono stati la principale causa dell’incremento dell’inflazione, stanno scendendo, a eccezione dei quelli del gas che rispondono a fattori geopolitici. In terzo luogo, Panetta ha rimarcato che l’evoluzione dei tassi di mercato nelle ultime settimane tiene conto dell’inflazione attesa, con i tassi reali che non sono poi così distanti dal livello del tasso neutrale. Per tutti questi motivi, per Panetta la Bce dovrà muoversi con «cautela» quando valuterà il prossimo aggiustamento di politica monetaria: 50 punti base non sembrano poi così cauti alla luce di probabilità di recessione in aumento.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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