STUPIDA RAZZA

martedì 30 agosto 2022

Nuovi vaccini in arrivo e la quarantena viene ridotta

 



Tutto pronto per i nuovi vaccini contro il Covid. Giovedì l’Ema, l’Agenzia Ue del farmaco, dopo gli enti regolatori di Regno Unito e Svizzera concederà un’ampia autorizzazione, a partire dagli adolescenti, per i due nuovi medicinali realizzati da Moderna e Pfizer: si tratta dei vaccini bivalenti che sono stati creati sul ceppo originario del virus, quello di Wuhan, e su Omicron 1. Gli studi sul tavolo dell’Ema evidenziano che i nuovi vaccini “adattati” forniscono una risposta immunitaria più forte del primo vaccino contro le varianti BA.1 e BA.4/5, mentre l’effetto protettivo contro il virus originale (ceppo di Wuhan), misurato in termini di concentrazione di anticorpi, resterebbe equivalente a quello vecchio. Il 5 settembre l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, darà a sua volta l’autorizzazione per il nostro Paese, mentre sempre la prossima settimana l’Ema insieme all’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) dovrebbero dare anche delle indicazioni sulle categorie prioritarie a cui garantire l’accesso ai nuovi vaccini: si ragiona sempre degli over 60 e dei vulnerabili. Si dovrebbe partire da loro per poi allargare la platea ad altre categorie. Fin qui le procedure che dovrebbero assicurare l’arrivo anche in italia delle prime fiale dei nuovi vaccini - fanno sapere fonti ben informate all’Ema - già entro fine settembre e quindi a urne appena chiuse. Ma la macchina dovrà partire prima e quindi dopo la mezza tregua estiva - da ferragosto contagi, ricoveri e morti sono in calo - il Covid tornerà già nei prossimi giorni sotto i riflettori dopo essere rimasto quasi totalmente assente dalla campagna elettorale, se si esclude il tema della mascherina a scuola dove non sarà più obbligatoria indossarla al rientro degli studenti a metà settembre. Se la messa in moto della macchina organizzativa della nuova campagna vaccinale, dopo il flop della quarta dose, spetterà alla task force a Palazzo Chigi guidata dal generale Tommaso Petroni la politica dovrà in ogni caso intervenire per fornire indicazioni chiare e supporto anche economico anche se si punterà di meno sugli hub in favore di medici e farmacie. A scaldare il dibattito saranno anche le nuove regole sull’isolamento domiciliare dei positivi asintomatici che potrebbero essere cambiate già tra oggi e domani. Ieri si è riunito il Consiglio superiore della Sanità per dare il suo parere sulla nuova quarantena “light” e dopo questo parere il ministero della Salute dovrebbe emanare l’attesa circolare. In pratica sulla scia di quanto già deciso in altri Paesi ci dovrebbe essere una riduzione a 5 giorni (dai 7 attuali) se si risulta senza sintomi da almeno 48 ore e si può produrre un test negativo. Anche se c’è chi spinge per chiedere direttamente anche l'abolizione del test come accade in altri Paesi a partire dagli Usa: in pratica se non si hanno sintomi si esce di casa magari con l'accortezza di indossare la Ffp2. Per i casi di positività lunga invece si punterebbe a concludere l'isolamento al massimo dopo 10 o 15 giorni. 

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