O ccorre subito convocare un Consiglio europeo dei primi ministri per porre un tetto ai prezzi, cosa che sembra folle, ma i prezzi di ieri cosa sono se non follia? Il gas oltre 270 €/MWh ha spinto il prezzo dell’elettricità sulla borsa in Italia al record di 605 €/MWh, pari a 60,5 €cent/kWh, quando le nostre bollette, almeno quelle del tutelato, attualmente, fino al 30 settembre, sono a 41,5 €cent. Dovessero confermarsi questi prezzi di borsa, allora l’aumento sarebbe di altri 30 €cent sulle verso i 70 €cent/kWh, mentre quelle del gas passerebbero da 1,3 di adesso ad oltre 2,5 ad ottobre. Il governo interverrà certamente per tamponare gli aumenti, come ha fatto nei precedenti due trimestri, ma il problema è molto più serio per le imprese, che di tutelato hanno solo il credito di imposta e la rateizzazione. Il mercato del TTF, quello con consegna fisica sul sistema gas olandese, ma con negoziazioni che si fanno soprattutto sull'InterContinental Exchange di Londra, ha uno spessore bassissimo. Basta un niente per spingere sulla spirale rialzista che non si può fermare, perché nel frattempo, in Europa, si sta consumando la più grande follia umana, la guerra che coinvolge direttamente il gas. Occorre che tutta l’Unione Europea fissi un tetto massimo al prezzo a 150 €/MWh, livello che è anche questo folle rispetto alle medie di lungo termine, o ai costi di produzione, ma che è la metà dei valori a cui siamo arrivati negli ultimi giorni e molto più basso di quelli che si potrebbe vedere nei prossimi mesi se continua, come probabile, lo stillicidio a cui ci sta sopponendo la Russia con le interruzioni, o ritorsioni, come si vuol chiamarle. È indispensabile l'aiuto attivo dell'Olanda, il cuore storico dell’industria del gas europea, l’unica che poi può convincere, assieme alla Germania, la Norvegia a venirci incontro e poi passare a Londra, sede dell’InterContinental Exchange. Occorre minacciare, se necessario, la Norvegia, che è il paese più ricco al mondo grazie alle vendite di gas all’Unione Europea degli ultimi 50 anni e ora deve aiutarci. I mercati hanno anche una loro razionalità, perché tendono a scontare gli eventi peggiori, ormai quello di una interruzione totale dalla Russia e pertanto potrebbe essere che abbiano già raggiunto un picco ieri poco sotto i 300. Dovrebbe aiutare anche il calo della domanda che si annuncia per le prossime settimane, perché in Italia, come nel resto d’Europa, questi prezzi non sono sostenibili e l’unica risposta rimane la chiusura delle attività, la distruzione di domanda, il che, purtroppo, vorrà dire recessione. È un momento eccezionale, è una crisi peggiore di quella degli anni '70, ma, a differenza di quella, è certo che sarà momentanea, perché sotto terra di gas ce n'è tantissimo, come ha confermato la scoperta della nostra ENI annunciata ieri sotto Cipro. Ci vorrà del tempo, forse uno o due anni, ma il gas arriverà e finalmente i prezzi scenderanno. Occorre resistere in questa tempesta e un po' di follia, per contrastare quella dei mercati, è indispensabile. L’olandese Erasmo da Rotterdam in questo ci sostiene con entusiasmo.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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