STUPIDA RAZZA

mercoledì 24 agosto 2022

«Con gli ultimi aumenti del gas bruciato il 73% degli utili di un anno»

 

Aumenti fino a tre cifre percentuali. Sono i rincari delle bollette del gas ricevute a luglio dalle imprese messe a confronto con quelle di un anno fa. La sintesi della situazione drammatica è della Battagin Trasporti di Padova, una delle tante aziende che hanno inviato le fatture al Sole 24 Ore: «L’aumento di un solo mese sta bruciando i margini di un intero anno». Intanto il metano continua la corsa dei record (295 euro al MgW) il picco di ieri) assime alla corrente elettrica (605 euro).La bolletta dell’elettricità della Battagin Trasporti in un solo mese ha mangiato il 73% dei 65mila euro di utili dell’anno scorso, su 6,8 milioni di fatturato. A luglio l’azienda specializzata nella logistica del freddo, con poco più di 80 addetti e sedi a Tribano (Padova) e Cardano al Campo (Varese), ha sborsato 47.662 euro: il 209% in più rispetto allo stesso periodo 2021. «Importi di questa entità rappresentano un grave problema per il conto economico della nostra azienda già provata dal caro carburante iniziato lo scorso marzo», ha scritto Massimiliano Berto, uno dei soci, a bollettefuoricontrollo@ilsole24ore.com, l’iniziativa del Sole 24 Ore che raccoglie le voci degli imprenditori alle prese con il caro energia. Il prezzo del gas ieri sulla piazza di Amsterdam ha chiuso a a 280 €/ MWh dopo aver toccato quota 295. Il quadro del mese di luglio composto dalle bollette mandate al nostro giornale fotografa dunque numeri destinati a peggiorare. Un’analisi di tre economisti del Mes, Angela Capolongo, Michael Kühl e Vlad Skovorodov, ha inoltre sottolineato che uno stop delle forniture di gas russo ad agosto porterebbe a esaurire le riserve nei Paesi dell’euro già a fine anno innescando razionamenti e recessione: senza interventi sui consumi il Pil dell’eurozona perderebbe l’1,7%, con un impatto del 2,5% per i due Paesi più esposti, Italia e Germania. Intanto, l’industria sta già pagando. L’Ita Ceramiche di Fiorano Modenese (Modena) a luglio ha ricevuto una bolletta del gas da 1.882.699 euro (per 898.920 metri cubi). Nello stesso mese 2021 aveva pagato 224.288 euro (per 942.619 mc): il 739% in più, con un consumo di gas inferiore. «Tra il 2019 e il 2022, a fronte di un incremento dei consumi del 5%, il costo si è praticamente decuplicato», testimonia Raffaella Bianchessi della Green Oleo di Cremona, attiva nel campo dell’oleochimica. Per l’azienda il conto del gas a luglio è stato di 1.456.183 euro (per 863.269 metri cubi): +254% rispetto al 2021, quando consumò 899.586 mc. Alberto Ghioni, managing director di Sicna, azienda di coloranti naturali e caramelli per l’industria, di base a Bollate (Milano), denuncia come «nonostante una riduzione dei volumi consumati del 25%, gli importi sono aumentati di oltre cinque volte»: a luglio ha pagato 40.908 euro per il gas, il 440% in più. La lavanderia Baldini Giancarlo di Soliera (Modena) nonostante abbia installato sui tetti impianti fotovoltaici da 500 kW e un cogeneratore da 350 kW a giugno e luglio 2022 ha speso 225.818 euro per 121.459 metri cubi di gas: il 530% in più sul 2021. Per la lavanderia industriale Chima Florence, con sede vicino a Firenze, la bolletta di giugno ha avuto invece un peso di 145.322 euro (per 114.726 metri cubi), mentre quella del 2021 era di 23.321 euro (per 70.037 mc): +523 per cento. Ilva, un’altra lavanderia industriale con sede sull’Isola d’Elba ha dovuto pagare 86.215 euro a luglio: +208 per cento. «La nostra azienda ha subito nel 2022 una variazione del costo medio mensile della corrente da 211,69 €/MWh di febbraio ai 441,65 €/MWh di luglio e con una previsione, ad oggi, di 491,73 €/MWh per agosto», racconta il titolare Alessandro Cavallo. Ieri in Italia il prezzo dell’energia era a 605 €/MWh mentre il future di riferimento tedesco a un anno ha toccato il record di 705 €/MWh. Marco Gastaldi dell’Industria Tessile Gastaldi di Merone (Como) a luglio ha pagato una bolletta di 145.704 euro (per 240.476 kWh): «Sei volte quello che pagavamo un anno fa. Come è pensabile proseguire? Alla fine, agiremo sui listini portando i prezzi dei nostri prodotti fuori mercato rispetto a Paesi come Turchia o Pakistan». La Cressi Sub di Genova, azienda produttrice di attrezzatura per attività subacquee, sempre a luglio ha pagato invece 159.476 euro (per 276.044 KWh) contro i 57.713 euro (per 257.380 KWh) del 2021. Stessi consumi elettrici ma costi diversi per Il Salumificio Val d’Ongina, nel Piacentino: 23.455 euro a luglio: +194% rispetto allo stesso mese 2021. «Quest’anno non so se arriviamo al pareggio», dice il titolare Furio Burgazzi. La campana Palo Rosa coltiva insalatine a piccola foglia e ha subito un aumento quasi del 300 per cento. Nelle strutture turistiche, la sostanza non cambia. L’hotel Dolcestate di Campofelice di Roccella (Palermo) a luglio ha pagato 73.488 euro per 114.618 Kwh: +315 per cento. L’hotel Picobello Pineta di Jesolo (Venezia) dichiara rincari del 232 per cento. Mentre il Sunshine Club Hotel di Ricardi (Vibo Valentia) lamenta un luglio da 46.201 euro contro i 13.784 dell’anno scorso: +235 per cento. Per Federturismo i costi hanno azzerato i guadagni della stagione: «Le previsioni per l’autunno, con il Pun in aumento del 40%, disegnano uno scenario apocalittico che porterà alla chiusura di migliaia di attività turistiche e non», ha dichiarato la presidente Marina Lalli. Un allarme confermato da Federcommercio per tante aziende del terziario di mercato. Coldiretti calcola invece un rincaro di quasi 9 miliardi di euro per la spesa alimentare degli italiani. Colpa della siccità. E delle bollette.

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