STUPIDA RAZZA

martedì 30 agosto 2022

Sugli sbarchi siamo al liberi tutti Ora Lampedusa è fuori controllo

 

 Alla faccia delle rassicurazioni della Lamorgese, sugli sbarchi siamo al liberi tutti. Ieri a Lampedusa sono arrivati altri 263 stranieri. L’isola potrebbe accoglierne 350, ma ormai sono 1.589. E il sindaco M5s di Pantelleria si ribella. I 46 sbarchi di sabato, per un totale di oltre 1.000 approdati, hanno solo sfoltito la scia di barchini partiti dalla Tunisia per Lampedusa. Ieri, in barba ai proclami post viaggetti a Tunisi del ministro dell’Interno, Luc i an a L am o rges e, e del ministro degli Esteri, Lu i g i DiM a io, ne sono arrivati altri 12, con 263 passeggeri. I porti di partenza sono Djerba e Boughrara. E se le unità della Guardia costiera tunisina venerdì, come riporta l’agen - zia di stampa Tap citando una fonte regionale della Guardia nazionale, non avessero sventato al largo di Mahdia, Sfax e Kerkennah, altri 23 tentativi di «emigrazione irregolare», in mare ci sarebbero ancora altri 530 «migranti irregolari». Sono approdati a Lampedusa anche i 50 passeggeri del taxi del mare Nadir, autorizzato ad attraccare, poco dopo la mezzanotte di sabato al porto commerciale dell’isola. Ma una vera e propria invasione si è registrata poco prima della mezzanotte, quando al largo, dopo le 36 barche approdate nel corso della giornata, ne sono arrivate in un colpo altre dieci, con 200 persone a bordo. In un’ora Guardia costiera e Guardia di finanza sono state costrette a un superlavoro per scortare tutti in porto in sicurezza. Solo un barchino, di quattro metri, con sette tunisini, è riuscito ad arrivare direttamente al molo. Ma ad accogliere il gruppetto c’era - no i carabinieri. Alla fine, nell’hotspot di contrada Imbriacola (capace di contenere 350 ospiti) la Prefettura di Agrigento ha stipato 1.589 persone. Fino a giovedì scorso, con il mare mosso e il forte vento che hanno impedito le partenze, nella struttura c’erano 340 ospiti. E ora la prefettura sta raschiando il barile per cercare qualche centro d’accoglienza in cui mandare almeno 200 persone, per alleggerire la struttura di contrada Imbriacola. È a Pantelleria, però, che si è andati davvero oltre. Dopo 20 sbarchi in 24 ore, nella piccola caserma Barone, adattata a centro di prima accoglienza, ci sono oltre 400 ospiti. Con la differenza, rispetto a Lampedusa, che la caserma Barone non è un hotspot e non c’è presenza di reparti inquadrati (Reparto mobile della polizia di Stato, Battaglione dei carabinieri, Pronto impiego della Guardia di finanza) a vigilare nella struttura. In questo momento è quindi una polveriera. E ora il sindaco pentastellato, V i n c e n zo C a m p o, che già a metà agosto, nell’indifferen - za più totale, aveva denunciato che la prefettura di Trapani e il Viminale «non erano in grado di garantire il trasferimento dei migranti in 24-48 ore», tuona: «La situazione è pesante. Abbiamo alcuni moduli abitativi che possono ospitare al massimo 100 migranti, ma nell’isola ce ne sono oltre 300. Chiedo, visto che si tratta di un’emergenza europea, una maggiore collaborazione con altri sindaci del Trapanese e siciliani per trovare una struttura che possa essere più idonea. Siamo in grande difficoltà e serve un intervento immediato». In 80 sono partiti ieri per Trapani. Ed è prevista una partenza di altri 90 per oggi. Ma la situazione rimarrà critica. Dal primo gennaio nella caserma Barone sono transitati 2.928 immigrati (2.555 in tutto il 2021). E anche in Sardegna non si fermano gli sbarchi. Nelle ultime 36 ore sono arrivati in 84, che si aggiungo agli altri 132 approdati il 26 e il 27 agosto. Attualmente nel centro di prima accoglienza di Monastir ci sono 216 ospiti. Mentre il taxi del mare Ocean Viking di Sos Mediterranée fa rotta verso l’Italia con i suoi 466 passeggeri. «In questo momento», comunicano dalla Ong, «la Ocean Viking attende l’asse - gnazione di un porto sicuro». E il pressing sul governo è appena cominciato.

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