STUPIDA RAZZA

mercoledì 24 agosto 2022

Francia, nei fiumi manca l’acqua per raffreddare le centrali nucleari

 

Dalla Loira alla Garonna, fino al tratto francese del Reno che passa vicino a Strasburgo. Le immagini dei fiumi francesi in secca, diventati come spiagge arse dal sole, fanno il giro dei social network in queste settimane. Salvo la Senna, unico fiume francese che in questa estate caldissima non conosce un abbassamento del livello di acqua, grazie ai quattro laghi-riserva, grandi bacini di acqua a monte, che continuano ad alimentarla, come il Lac du Temple e il Lac Amance, nel dipartimento dell’Aube. D’estate le chiuse idrauliche dei quattro grandi laghi che alimentano il fiume parigino di solito vengono aperte il 1° luglio. Quest’anno sono state attivate a giugno. Il Lac du Temple, il più grande, in questo periodo rifornisce la Senna al ritmo di dieci metri cubi al secondo. Se la Senna si salva, lo scenario invece è apocalittico per il più grande fiume francese, la Loira, che con il suo serpentone attraversa per oltre mille chilometri il territorio fino al mare: lunghi tratti del corso d’acqua sono diventati banchi di sabbia a perdita d’occhio. A causa del grande caldo e della pioggia che non arriva, l’acqua è scesa ai livelli più bassi da quarant’anni. Stesso discorso vale per la Garonna, che dalla Spagna risale verso l’Atlantico, nel Sud Ovest del Paese. La mancanza di acqua nei fiumi impatta sulla produzione di energia nucleare nella fitta rete dei 56 reattori attivi nelle centrali francesi. Decine di reattori nucleari hanno ridotto la produzione per le condizioni climatiche eccezionali, in ragione delle temperature troppo elevate: l’acqua dei fiumi che è usata per raffreddare i reattori ha superato i 25 gradi. Non solo: le centrali nucleari utilizzano l’acqua dei fiumi per raffreddare gli impianti e poi la restituiscono riscaldata ai corsi d’acqua. Un problema ulteriore in questo momento perché la temperatura già alta a livelli record delle acque fluviali sale ancora di più, con conseguenze devastanti sulla fauna (la moria dei pesci) sul suolo (si secca il  terreno) e la flora dei fiumi francesi. In quest’estate rovente i consumi di energia sono aumentati. E il governo francese per questo ha deciso di consentire a diverse centrali nucleari - quelle di Blayais, Saint-Alban-Saint-Maurice, Golfech, Bugey e Tricastin – di derogare fino all’11 settembre alle regole ambientali che fissano la temperatura massima delle acque rigettate nei fiumi. Nonostante l’impatto negativo sull’ambiente.

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