NON PIU' PROBABILE,SICURA !
La probabilità di una contrazione
del Pil tedesco nel quarto trimestre del 2022 e nel primo trimestre
2023 «è aumentata notevolmente», dopo un secondo e terzo trimestre quest’anno pressoché stagnanti. E l’inflazione in Germania
«potrebbe salire in area 10% in autunno». Il pronostico di una recessione sempre più possibile in
Germania tra fine 2022 e inizio
2023 è degli economisti della
Bundesbank. Il rapporto mensile
sulla congiuntura pubblicato ieri
dalla banca centrale tedesca vede
nero, principalmente a causa della
crisi del gas e dell’inflazione che
viaggia verso il 10%.
«L’alto livello di incertezza sulle forniture di gas nel prossimo
inverno e il forte aumento dei
prezzi probabilmente peseranno
in modo significativo sulle famiglie private e sulle imprese», affermano gli economisti della
Bundesbank in «previsioni per
l’inverno sempre più cupe».
Il rapporto prevede per il terzo
trimestre un’economia «probabilmente più o meno stagnante»,
perché gli aumenti dei prezzi stanno riducendo ulteriormente il potere di acquisto delle famiglie,
mentre le prospettive di una carenza di gas in inverno pesano sull’umore dei consumatori.
«Gli alti prezzi dell’energia e le
preoccupazioni per la carenza di
gas hanno avuto un impatto anche sulle imprese - si legge nel
rapporto, che cita il forte calo in
luglio dell’indice Ifo business climate mentre le aspettative delle
imprese sono crollate al livello più
basso dall’aprile 2020, «sebbene
finora l’industria e il commercio
estero abbiano resistito contro i
fattori negativi. Gli sviluppi negativi nel mercato del gas, secondo
la Buba, «continueranno a influire sull’economia nel terzo trimestre e anche dopo».
Quanto al mercato del lavoro,
uno dei punti di forza della Germania, la Bundesbank prevede un
aumento della pressione al rialzo
dei salari, rispetto al secondo trimestre, a causa della continua
perdita di potere di acquisto dei lavoratori e di un mercato rigido. Il
rapporto prevede che l’aumento
del salario minimo per legge e il
deprezzamento dell’euro aumenteranno le pressioni sui costi nei
prossimi mesi, ma «le previsioni
sull’andamento del tasso inflazionistico rimangono estremamente
incerte, a causa della situazione
poco chiara sul mercato delle
commodities, ma i rischi sui prezzi
al rialzo sono in aumento».
In una recente intervista al
Rheinische Post, il presidente
della Bundesbank Joachim Nagel ha ammonito che i prezzi registreranno un forte aumento in
autunno in Germania, e data
l’alta inflazione «altri passi sui
tassi d’interesse andranno presi». Alla riunione del Consiglio
direttivo della Bce dell’8 settembre, i falchi chiederanno un rialzo dei tassi di 50 centesimi, nonostante il rischio di recessione
nell’area dell’euro.
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