QUESTA E' UNA GIGANTESCA DEFLAZIONE DA DEBITI !
I mercati si cullano sull’idea che l’inflazione abbia raggiunto il picco massimo e sulla
speranza quasi eterea che le
Banche centrali, ad iniziare
dalla Fed, rallenteranno la loro
stretta monetaria. Per questo
motivo la giornata di riapertura di dopo Ferragosto delle
Borse è stata contraddistinta
dal segno positivo, con Milano
che si è dimostrata la più tenue
in Europa (+0,12%), risentendo del peggioramento dei titoli
finanziari. E Wall Street che è
stata spinta dal settore retail,
con la fiammata di Wall Mart.
Un ulteriore passo in avanti
per i listini che ha ancora tutto
il sapore del rally e che prosegue indefesso da luglio.
RALLY MONDIALE
L’indice Msci World è salito,
infatti, il mese scorso del 10,9%
dopo un pessimo primo semestre. E questo nonostante sui
mercati abbondino le cattive
notizie: peggior inizio d’anno
dal 1970 per l’azionario, inflazione più elevata dagli anni
’80, 75 punti di rialzo dei tassi
di interesse della Federal Reserve per la prima volta dal
1994. Tra gli ultimi allarmi arrivati sui mercati c’è quello di
BlackRock, che ha sottolineato
come questo andamento al
rialzo non è sostenibile, perché «gli utili aziendali potrebbero indebolirsi ulteriormente a causa della variazione della spesa dei consumatori e della contrazione dei margini di
profitto». Ragione per cui il colosso finanziario ha puntato su
una «massiccia riallocazione
delle risorse».
I DATI MACROECONOMICI
Va detto, comunque, che i dati
macroeconomici e gli indicatori restano contrastanti. La
produzione industriale negli
Stati Uniti è aumentata rispetto al mese precedente più delle
attese. L'indice ha registrato
un rialzo dello 0,6% a 104,8
punti, mentre le attese degli
analisti erano per un rialzo
dello 0,3%. Inoltre, sono aumentate le vendite di prodotti
tecnologici americani verso la
Cina, autorizzate dal dipartimento del Commercio. In Germania continua ad andare male, invece, l'indice ZEW, indicatore del sentiment dell'economia nei prossimi mesi. Infine, in Inghilterra il tasso disoccupazione si mantiene stabile
al 3,8% e i sussidi sono in calo.
SPREAD E BTP
Sull'obbligazionario, la seduta di ieri si è chiusa in rialzo
per lo spread tra Btp e Bund
arrivato a 217 punti e il rendimento dei titoli italiani è tornato sopra il 3%.
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