STUPIDA RAZZA

lunedì 19 settembre 2022

Aiuti, scelte low cost e corsa ai bonus per abbattere i rincari

 

Un autunno a tinte fosche, con un’inflazione da record – ad agosto ha toccato quota 8,4% su base annua, ai massimi dal 1985. E un 2023 che incute timore: da ultimo, l’agenzia di rating Fitch ha stimato che l’Italia, uno dei Paesi più esposti alla crisi energetica, entrerà in recessione con un calo del Pil dello 0,7 per cento. Aiuti contro il caro-bollette A una settimana dalle elezioni, il Governo sta tentando di mitigare i tratti più sconfortanti dello scenario dipinto dalle previsioni, approvando una serie di misure a sostegno delle famiglie italiane colpite dal caro vita. Oltre al pacchetto del Dl Aiuti bis, che ha confermato il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022 e l’anticipo a ottobre della rivalutazione delle pensioni, venerdì scorso il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo provvedimento (il cosiddetto Dl Aiuti ter) con misure per altri 14 miliardi di euro. In base al testo esaminato dall’esecutivo la scorsa settimana, il decreto prevede, fra l’altro, un contributo sociale di 150 euro per i soggetti con un reddito personale non superiore a 20mila euro lordi annui. In sostanza si tratta di una nuova tranche una tantum, che si aggiunge ai 200 euro di luglio e che – anche questa volta – è indirizzata a pensionati e autonomi oltre ai dipendenti, per una platea complessiva di circa 22 milioni di persone. Inoltre, le famiglie potranno chiedere alle banche un prestito assistito da garanzia Sace o del fondo per le Pmi per finanziare le spese delle bollette di ottobre, novembre e dicembre. Rifinanziato con altri dieci milioni per il 2022 anche il bonus trasporti che concede fino a 60 euro agli abbonati con reddito inferiore a 35mila euro, una misura molto richiesta – finora i bonus emessi sono stati circa 730mila  I bilanci delle famiglie Intanto le famiglie iniziano l’autunno facendosi i conti in tasca, cercando di capire come allentare la pressione crescente delle rate del mutuo (per chi ha il tasso variabile), degli aumenti della spesa alimentare e delle bollette energetiche. Abbiamo preso in esame, in particolare, sette voci di spesa, cercando di capire come e quanto si possa tagliare il conto finale. Il tema delle bollette è sicuramente in primo piano: oltre agli aiuti governativi e agli accorgimenti promossi suggeriti dall’Enea (e dall’Unione europea) per contenere i consumi – a livello “centrale” negli edifici o personale, ad esempio riducendo il tempo speso sotto la doccia calda – è d’obbligo un controllo ai contratti: una scelta consapevole tra maggior tutela o mercato libero, tariffa monoraria o multioraria, e una maggiore attenzione ai costi evitabili in bolletta, come quello che viene addebitato per l’invio cartaceo, possono dare un piccolo aiuto. La prima voce su cui si concentrano i risparmi dei nuclei familiari (si veda l’articolo a destra) è poi l’alimentare. A questo proposito Altroconsumo ha realizzato una sorta di monitoraggio su tutto il territorio nazionale, spulciando 1,67 milioni di prezzi sugli scaffali. Il risultato è che si può risparmiare fino a 3.350 euro all’anno, su un totale complessivo di 8.550 euro (è questo l’ammontare annuo della spesa alimentare di una famiglia di quattro persone). Come? Scegliendo i prodotti privi di marca. Corsa a bonus e aiuti per i figli È molto ampio anche il pacchetto di contributi - nazionali e locali - oggi in vigore a cui possono attingere le famiglie per sostenere il proprio bilancio, a partire dalla detrazione del 19% per le spese sostenute per lo sport dei figli (per cui è necessario, si ricorda, fare un pagamento tracciabile), fino alla «Dote famiglia» da 500 euro in Friuli Venezia Giulia. Risorse esaurite, invece, per il bonus nido 2022, per cui vengono ancora protocollate le nuove domande ma con riserva, nella speranza che venga rifinanziato entro la fine dell’anno. In attesa di capire quali saranno le misure che il nuovo Governo deciderà di confermare, modificare o introdurre con la manovra di fine anno, va ricordato che lo stesso assegno unico per i figli a carico - in vigore da marzo 2022 - a partire da gennaio 2023 verrà rivalutato, per stare al passo con il trend dell’inflazione. Scelte smart e low cost Nei prossimi mesi saranno in tanti anche a ricorrere al low cost, cercando soluzioni per viaggi e tempo libero che consentano di risparmiare. Se i più giovani grazie alle carte IoStudio (per gli studenti) e Eyca possono accedere a numerose agevolazioni, nel campo delle telecomunicazioni sarà invece utile un check dei vari servizi e abbonamenti attivati in famiglia, eliminando quelli superflui e non utilizzati. Ad esempio, nel caso di internet e pay tv, è possibile prendere in considerazione abbonamenti con servizi in abbinata, che permettono di “salvare” fino a 144 euro l’anno. Ancora in vigore, poi, il bonus tv da massimo 100 euro per chi sceglie di rottamare il vecchio modello per acquistarne uno nuovo. Ultimi, ma non meno importanti, abbigliamento e calzature. Una spesa che più della metà delle famiglie italiane, complice il Covid e la riduzione forzata delle occasioni d’uso tra Dad e smartworking, aveva già tagliato nel 2021. Outlet e siti e negozi di seconda mano oggi rappresentano una destinazione per chi vuole investire in un prodotto ben fatto, magari di marca, senza pagarlo a prezzo pieno.

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