NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
giovedì 15 settembre 2022
Oggi Xi incontra Putin in Uzbekistan
Sarà un banco di prova per i
rapporti tra Russia e Cina il
summit di oggi della Sco, Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, in programma
in Uzbekistan fino a domani. Il
tour del presidente cinese Xi
Jinpi n g prosegue nelle ex Repubbliche sovietiche, dopo
l’incontro di ieri in Kazakhistan, stato che rappresenta
per Pechino uno dei principali
fornitori di minerali, metalli
ed energia e snodo cruciale
per il transito delle merci cinesi verso l’Europa. Oggi, a Samarcanda, all’ordine del giorno di un faccia a faccia tra Xi e
Puti n ci saranno le guerre in
corso, la questione ucraina e
quella armeno-azera sul Nagorno-Karabakh, i vari nodi
economici e strategici. Tra
Mosca e Pechino intercorre un
rapporto ambivalente, con Xi
che da un lato critica la politica
Usa e Nato, ma che dall’altro ha
sempre cercato di considerarsi neutrale rispetto alla guerra
in Ucraina, senza sostenere direttamente la Russia con la
fornitura di armi, ma senza
neanche condannare l’i nvas io n e.
In questo contesto un po’
ondivago sulla questione
ucraina, gli affari tra Dragone
e Orso crescono comunque nel
tempo. Pechino, infatti, continua a comprare gas russo e a
luglio la Federazione si è confermata per il terzo mese consecutivo al primo posto per le
forniture di greggio alla Cina,
che si avvantaggia dei prezzi
scontati in seguito alle sanzioni imposte dall’Occidente a
Mosca per la guerra in Ucraina. Di contro, l’export cinese
verso la Federazione riempie il
vuoto lasciato dalle aziende
straniere che hanno abbandonato il territorio o che hanno
applicato le sanzioni. È in questa fitta rete di relazioni cheXi
e Putin andranno a pescare
per definire anche il quadro
delle rispettive posizioni sulle
crisi in Ucraina e Armenia.
Pur essendo infatti almeno
otto i faccia a faccia che il presidente russo Puti n p reve d e
per oggi, tutti con leader non
occidentali, non a caso Pechino è in cima alla lista degli interlocutori perché, come dichiarato dall’ufficio stampa di
Putin , «la Russia attribuisce
grande importanza all’a pproccio equilibrato della Cina
alla crisi ucraina». Sempre secondo il presidente russo, nella partnership con la Cina si
guarda alla «formazione di un
ordine mondiale giusto, democratico e multipolare basato sul diritto internazionale e
sul ruolo centrale delle Nazioni Unite».
Pechino, dal canto suo, non
può trascurare il fatto di avere
incassato il sostegno di Mosca
sulla questione di Taiwan, dopo le critiche di Puti n alla visita sull’isola della speaker della
Camera dei Rappresentanti
Usa, Nancy Pelosi, che ha adirato la Cina. Ci sono dunque
sul piatto della bilancia tanti
aspetti strategici e non solo il
progetto della Via della Seta
che necessita di appoggi ricercati da Xi, poiché si sta trasformando, da un progetto basato
principalmente sulle infrastrutture, a un progetto politico, che ingloba i concetti di sicurezza e sviluppo globale.
Il presidente Xi J i n pi n g cer -
ca dunque di ottenere i massimi frutti dal suo primo viaggio
all’estero, dopo due anni e
mezzo «rinchiuso» all’i nte r n o
della Grande Muraglia causa
C ov id .
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