STUPIDA RAZZA

venerdì 30 settembre 2022

Nuove sanzioni sulle petroliere

 



Alle compagnie di navigazione e alle compagnie assicurative sarà vietato trasportare o assicurare il petrolio russo se il prezzo a cui viene venduto è superiore a un certo limite. Funzionerà così il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia proposto ieri dall’esecutivo dell’Unione Europea. Il limite fissato sarà il prezzo al quale il petrolio russo viene attualmente venduto in Asia, circa il 30% in meno rispetto ai prezzi attuali imposti in Europa. Come già accordato anche gli altri alleati del G7, in particolare il Regno Unito, dove la maggior parte delle petroliere sono assicurate, imporranno le stesse sanzioni. La proposta però prima di essere applicata dovrà essere approvata all’unanimità dai 27 Paesi membri del blocco, che dovranno superare le loro divergenze sulle nuove sanzioni. Le contestazioni dovrebbero arrivare soprattutto dal l’Ungheria, dove il primo ministro Viktor Orbán si è mostrato spesso ostile a questo tipo di sanzioni ed è infatti stato il critico più forte all’in - terno dell’Unione. Anche Cipro e Grecia sono state scettiche a lungo perché le loro industrie navali fanno un sacco di soldi trasportando il petrolio russo. Sembrerebbe però che per convincere questi Paesi sia stata concordata una soluzione provvisoria in base alla quale Grecia, Cipro e Malta sarebbero risarcite per i loro sacrifici. In base all’accordo, l’Unione Europea ammorbidirà le sue sanzioni su altri prodotti, rimuovendo di fatto il divieto di spedizione di fertilizzanti, cemento e altri prodotti russi. Sostanzialmente si tratta di un do ut des. Intanto l’Ucraina sta esercitando pressioni sull’Un io n e Europea per includere non solo un tetto massimo per il prezzo del petrolio, ma anche un embargo sul gas russo e la sua industria nucleare nel suo prossimo pacchetto di sanzioni. «Mentre voi contate i penny, noi contiamo le vite», ha detto in un’intervista Ol eg Usten ko, consigliere economico del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’Unione Europea e gli Stati Uniti sperano di avere il meccanismo di limitazione dei prezzi per le esportazioni petrolifere russe entro il 5 dicembre, quando entreranno in vigore le sanzioni dell’Unio - ne Europea che vietano le importazioni marittime di greggio russo. In ogni caso e nonostante gli accordi stretti, l’ap - provazione potrebbe richiedere del tempo. Ursula von der L eye n però sembra determinata, secondo la presidente della Commissione Europea un nuovo divieto di importazione costerebbe alla Russia 7 miliardi di euro di mancati guadagni. Il blocco amplierebbe anche l’elenco delle esportazioni vietate «per privare la macchina da guerra del Cremlino di tecnologie chiave» dice e aggiunge: «Non accettiamo referendum fasulli né alcun tipo di annessione in Ucraina. E siamo determinati a far pagare al Cremlino il prezzo di questa ulteriore escalation», ha detto ai giornalisti. Le proposte di ieri, infatti, comprendono, oltre alle restrizioni commerciali e al tetto massimo al prezzo del petrolio per i Paesi terzi, anche una nuova lista nera di persone ostili all’o c c id e nte. Si tratta di individui del settore della difesa russo, quelli coinvolti nelle votazioni ad hoc organizzate da Mosca nei territori ucraini occupati, quelli che l’Occidente incolpa per aver diffuso la propaganda russa e quelli che aiutano ad aggirare le sanzioni occidentali. Inoltre, nella proposta, alle società europee sarebbe vietato fornire più servizi alla Russia e ai cittadini europei non sarebbe consentito sedere nei consigli di amministrazione delle società statali russe.

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