Nuove sanzioni sulle petroliere
Alle compagnie di navigazione e alle compagnie assicurative sarà vietato trasportare
o assicurare il petrolio russo
se il prezzo a cui viene venduto è superiore a un certo limite. Funzionerà così il nuovo
pacchetto di sanzioni contro
la Russia proposto ieri dall’esecutivo dell’Unione Europea.
Il limite fissato sarà il prezzo
al quale il petrolio russo viene
attualmente venduto in Asia,
circa il 30% in meno rispetto ai
prezzi attuali imposti in Europa. Come già accordato anche
gli altri alleati del G7, in particolare il Regno Unito, dove la
maggior parte delle petroliere
sono assicurate, imporranno
le stesse sanzioni.
La proposta però prima di
essere applicata dovrà essere
approvata all’unanimità dai
27 Paesi membri del blocco,
che dovranno superare le loro
divergenze sulle nuove sanzioni. Le contestazioni dovrebbero arrivare soprattutto
dal l’Ungheria, dove il primo
ministro Viktor Orbán si è
mostrato spesso ostile a questo tipo di sanzioni ed è infatti
stato il critico più forte all’in -
terno dell’Unione. Anche Cipro e Grecia sono state scettiche a lungo perché le loro industrie navali fanno un sacco
di soldi trasportando il petrolio russo.
Sembrerebbe però che per
convincere questi Paesi sia
stata concordata una soluzione provvisoria in base alla
quale Grecia, Cipro e Malta sarebbero risarcite per i loro sacrifici. In base all’accordo, l’Unione Europea ammorbidirà
le sue sanzioni su altri prodotti, rimuovendo di fatto il divieto di spedizione di fertilizzanti, cemento e altri prodotti
russi. Sostanzialmente si tratta di un do ut des.
Intanto l’Ucraina sta esercitando pressioni sull’Un io n e
Europea per includere non solo un tetto massimo per il
prezzo del petrolio, ma anche
un embargo sul gas russo e la
sua industria nucleare nel suo
prossimo pacchetto di sanzioni. «Mentre voi contate i penny, noi contiamo le vite», ha
detto in un’intervista Ol eg
Usten ko, consigliere economico del presidente ucraino
Volodymyr Zelensky.
L’Unione Europea e gli Stati
Uniti sperano di avere il meccanismo di limitazione dei
prezzi per le esportazioni petrolifere russe entro il 5 dicembre, quando entreranno
in vigore le sanzioni dell’Unio -
ne Europea che vietano le importazioni marittime di greggio russo. In ogni caso e nonostante gli accordi stretti, l’ap -
provazione potrebbe richiedere del tempo. Ursula von
der L eye n però sembra determinata, secondo la presidente
della Commissione Europea
un nuovo divieto di importazione costerebbe alla Russia 7
miliardi di euro di mancati
guadagni. Il blocco amplierebbe anche l’elenco delle
esportazioni vietate «per privare la macchina da guerra del
Cremlino di tecnologie chiave» dice e aggiunge: «Non accettiamo referendum fasulli
né alcun tipo di annessione in
Ucraina. E siamo determinati
a far pagare al Cremlino il
prezzo di questa ulteriore
escalation», ha detto ai giornalisti. Le proposte di ieri, infatti, comprendono, oltre alle
restrizioni commerciali e al
tetto massimo al prezzo del
petrolio per i Paesi terzi, anche una nuova lista nera di
persone ostili all’o c c id e nte.
Si tratta di individui del settore della difesa russo, quelli
coinvolti nelle votazioni ad
hoc organizzate da Mosca nei
territori ucraini occupati,
quelli che l’Occidente incolpa
per aver diffuso la propaganda russa e quelli che aiutano
ad aggirare le sanzioni occidentali. Inoltre, nella proposta, alle società europee sarebbe vietato fornire più servizi alla Russia e ai cittadini
europei non sarebbe consentito sedere nei consigli di amministrazione delle società
statali russe.
Nessun commento:
Posta un commento