STUPIDA RAZZA

giovedì 8 settembre 2022

L’Ue si accorge della speculazione Nel mirino il mercato di Amsterdam

 

Nei giorni in cui il tetto sul prezzo del gas sembra aver monopolizzato il dibattito sulla crisi energetica escono le prime notizie sui temi che verranno portati sul tavolo della riunione che si terrà tra i ministri dell’Energia dell’Unione europea. La Commissione europea studia la possibilità di intervenire sul Title transfer facility (Ttf), il mercato di Amsterdam dove viene fissato il prezzo di riferimento europeo del gas naturale. Al vaglio il nuovo indice di riferimento del prezzo separato da Ttf. Lo si legge nel non-paper che la Commissione presenterà venerdì alla riunione straordinaria dei ministri dell’Energia. Allo studio della Commissione c’è l’opzione di sviluppare un «parametro di riferimento complementare per il prezzo del gas naturale all’ingrosso per garantire un migliore funzionamento del mercato» e rispettare meglio le differenze tra i Paesi, oltre alla possibilità di «sottoporre il Ttf a vigilanza finanziaria da parte dell’Esma per evitare possibili mosse speculative». Inoltre l’Unione europea sta accelerando sull’ok all’eroga - zione di ulteriori 5 miliardi all’Ucraina nel quadro dell’assi - stenza macro-finanziaria da 9 miliardi annunciata nei mesi scorsi a favore di Kiev. Nella giornata di domani, spiegano fonti europee, la Commissione potrebbe ufficializzare la proposta che finirà sul tavolo de ll’Ecofin informale previsto a Praga venerdì e sabato. «Vladimir Putin sta manipolando il nostro mercato energetico e usando le forniture di gas come arma: il suo giochetto cinico è per noi un test di unità e solidarietà». Ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, e ha aggiunto: «Dobbiamo ridurre il consumo dell’energia elettrica in modo intelligente: ci concentreremo sulla riduzione durante le ore di punta, proprio per appiattire i picchi». Al tempo stesso l'esecutivo Ue consentirà ai governi di «assicurare liquidità» alle società che lavorano in campo energetico che in questo momento devono far fronte alla volatilità del mercato: «Useremo tutta la nostra flessibilità e rapidità per agevolare un sostegno temporaneo da parte degli Stati membri alle società fo n d a m e nta l i » . Intanto, in vista della riunione dei ministri dell'Energia dell’Ue, il gas chiude in calo. Ad Amsterdam le quotazioni si attestano a 239,8 euro al Megawattora, con una flessione del 2,5% e dopo aver toccato un minimo di giornata a 214 euro. Per lo stesso motivo anche le Borse europee chiudono in rialzo. La seduta è stata caratterizzata dalla volatilità in attesa delle prossime mosse della Bce sul fronte dei tassi d’interesse. Resta debole l’euro sul dollaro che passa di mano a 0,99. Francoforte (+0,87%), Parigi (+0,19%), Londra (+0,18%) e Madrid (- 0,26%). Piazza Affari chiude sulla parità. In tensione anche i titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund che scende a 232 punti, rispetto ai 237 punti della vigilia mentre il rendimento del decennale italiano sale al 3,96% rispetto al 3,93% di ieri. Scivolano Hera (-5,1%), Tenaris (-3,4%), Eni (-2,7%) e A2a (- 1,4%). Tiene Enel (-0,5%) mentre è in controtendenza Saipem (+1,8%). Positive le banche fatta eccezione per Mps (- 4,2%). In terreno positivo Unicredit (+0,5%), Intesa (+0,4%), Banco Bpm (+0,3%), Bper ( + 0, 2 % ) .

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