STUPIDA RAZZA

venerdì 9 settembre 2022

La Ue ci spegne la luce Nelle ore di punta elettricità tagliata del 5%

 

Nel piano che verrà formalizzato domani dai ministri dell’energia della Ue è previsto un taglio del 5% ai consumi di elettricità nelle ore di punta. Via libera anche al tetto al prezzo del gas.Dall’Europa arriva la risposta alla Russia sul gas. Una sorta di contrattacco alle interruzioni temporanee delle forniture perpetrate negli ultimi tre mesi e alle minacce di stop da Mosca in vista dell’in - verno. Dopo il piano di emergenza di fine luglio, la Commissione europea ha elaborato un nuovo piano che verrà formalizzato venerdì prossimo in occasione del Consiglio Ue dei ministri dell’Energia a Bruxelles. Una risposta al «giochetto cinico di Putin», come lo definisce la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. E finalmente arriva il tanto discusso tetto al prezz o. «Proporremo un price cap al gas russo», ha annunciato la stessa Von del Leyen, «l’obiet - tivo è molto chiaro: dobbiamo tagliare i proventi alla Russia che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina». Ma la misura potrebbe coinvolgere tutto il metano, non solo quello di G a z p ro m . La presidente della Commissione Ue ha riferito che «l’opzione è sul tavolo», spiegando che se da un lato «va tutelata la concorrenza» dall’altro occorre «evitare che i prezzi siano troppo alti». E l’effetto annuncio si è subito visto sul mercato, coi future che hanno proseguito la giornata in calo sia ad A m s te rd a m che a L o n d ra . La Commissione europea proporrà anche un sistema di prelievo sugli extraprofitti delle società energetiche per fare fronte al caro energia che pesa su consumatori e imprese. Si tratta, ha spiegato Von der Leyen, di porre «un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo» e prevedere «un contributo di solidarietà per le aziende di combustibili fossili». GUADAGNI ECCESSIVI «Le fonti di energia a basse emissioni di carbonio stanno realizzando entrate inaspettate che non riflettono i loro costi di produzione», ha messo in evidenza la presidente della Commissione europea, «è giunto il momento per i consumatori di beneficiare dei bassi costi delle fonti di energia a basse emissioni di carbonio, come le rinnovabili. Quindi proporremo di reincanalare questi profitti inattesi per supportare le persone vulnerabili e le aziende». «Lo stesso - ha proseguito von der Leyen - vale per i profitti inaspettati delle compagnie di combustibili fossili. Anche le compagnie petrolifere e del gas hanno realizzato enormi profitti. Proporremo quindi un contributo di solidarietà per le aziende di combustibili fossili. Perché tutte le fonti di energia devono aiutare ad affrontare questa crisi e gli Stati membri dovrebbero investire queste entrate per sostenere le famiglie vulnerabili e investire in fonti energetiche pulite». Rispetto ai ricavi per l’e n e rg i a prodotta da fonti diverse dal gas (le cosiddette tecnologie inframarginali) si ipotizza un tetto di 200 euro/MWh. Nei piani di Bruxelles si tratta di «riportare un equilibrio sociale» nel Vecchio Continente senza, tuttavia, trascurare l’ambito del risparmio energetico. La proposta della Commissione per la riduzione dei consumi di elettricità, secondo quanto emerge dall’ultima bozza del documento su cui è al lavoro l’esecutivo Ue consultato dall’Ansa, prevede che gli Stati membri si impegnino a un taglio del 10% in termini di MWh, con un calo di almeno il 5% nelle ore di punta. IL PICCO, LE PERCENTUALI Il taglio dei consumi di energia elettrica si prevede venga realizzato tra il 1° novembre e il 31 marzo del 2023, il regolamento avrà la durata di un anno dall’entrata in vigore. Concretamente, ciascun mese ogni Stato membro dovrebbe identificare le ore di picco (tra il 10% e i 15% di tutte le ore del mese) riducendo in particolare i consumi in tale fascia oraria. «Dobbiamo focalizzarci sulla riduzione dell’uso dell’elettri - cità durante le ore di punta», ha ammonito la presidente della Commissione secondo la quale «alcuni processi industriali automatizzati potrebbero passare al fine settimana oppure di notte». Infine, «per stabilire prezzi equi e basati sul mercato», si legge nel nonpaper che la Commissione presenterà venerdì, l’Ue lavora a un indice di riferimento diverso dal Ttf di Amsterdam.



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