STUPIDA RAZZA

giovedì 15 settembre 2022

Bollette triplicate: la sanità privata rischia di dover tagliare i servizi

 

Con l’i m p e nnata dei costi de ll’energia gli ospedali privati che operano per il servizio sanitario nazionale hanno perso circa il 6% del fatturato annuale. Pallottoliere alla mano, si tratta di circa 528 milioni di euro su un valore totale della produzione di circa 8,8 miliardi di eu ro. I dati sono stati forniti alla Ve rità da Aiop, l’A s s o c i a z io n e italiana ospedalità privata presieduta da Barbara Cittadini, e mostrano che i costi dell’energia sono quasi quadruplicati tra il 2020 e il 2022. Nei fatti un vero macigno per un settore che utilizza molta energia - sia gas sia elettricità - per erogare il 25% di tutte le prestazioni e di tutti i servizi ospedalieri del servizio sanitario nazionale. Secondo i dati forniti da Aiop, associazione a cui fanno capo 574 strutture sanitarie con 62.796 posti letto, fino al 2019 i costi energetici valevano circa l’1,9% del fatturato, mentre quest’anno la media ha abbondantemente superato il 6%. Più in dettaglio, secondo i dati Aiop, il costo medio dell’energia elettrica per singola azienda è salito di circa tre volte passando da 1,04 milioni di euro nel 2020, a 1,45 milioni nel 2021, per poi arrivare a 3,2 milioni nel 2022. Ancora più sconcertanti i dati sul gas. In questo caso, dal 2022 al 2022, i costi sono cresciuti in media di 3,5 volte. In euro questo significa che, per il gas, un’azienda sanitaria italiana privata ha speso nel 2020 329.179 euro, per poi passare a 382.984 euro nel 2021 e finire a oltre 1,14 milioni di spesa nel 2022. Il problema degli aumenti dell’energia per un settore, quello sanitario privato, per cui non sono previste agevolazioni contro il caro bollette rischia dunque di creare un ulteriore problema alla sanità italiana. Le strutture iscritte ad Aiop assicurano infatti annualmente cure a più di 1 milione di degenti per un totale di 8,5 milioni di giornate di degenza e 31,8 milioni di prestazioni ambulatoriali che non riguardano pazienti già ricoverati (di cui il 72% per conto del Ssn). Inoltre, in 20 discipline mediche, le strutture Aiop rappresentano oltre l’87% di tutte le giornate di degenza erogate per la sanità nazionale. Se i costi per l’e n e rg i a dovessero aumentare ancora, insomma, il rischio concreto è che le aziende private inizino a tagliare i servizi ospedalieri, eventualità che gli italiani non possono certo permettersi. Per questa ragione Aiop chiede che anche le strutture ospedaliere di diritto pubblico e di diritto privato del Sistema sanitario nazionale debbano essere espressamente assimilate alle imprese energivore e gasivore. Per questo motivo l’associazione vuole che le imprese del comparto possano ricevere agli aiuti di Stato a favore dell’ambiente e d el l’energia, «in considerazione dell’elevatissimo consumo energetico proprio della pratica ospedaliera, affinché anche queste strutture possano godere dei contributi straordinari, anche sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore » . Inoltre, l’associazione, nel condividere la stima effettuata dalle Regioni di un incremento del costo energetico complessivo per il settore sanitario di circa 1,6 miliardi di euro, ben superiore ai soli 250 milioni già previsti, chiede allo Stato maggiori risorse, indipendentemente dalla natura giuridica delle imprese ospedaliere. In più, Aiop, sempre per contrastare il caro bollette, vorrebbe anche l’applica - zione dell’Iva al 5% per le forniture di energia elettrica e di gas utilizzato nelle centrali di cogenerazione interne agli ospedali e l’inserimento delle strutture private tra i possibili destinatari dei contratti con il Gestore servizi elettrici per l’acquisto del gas a prezzo calmierato dai giacimenti nazionali. «Le strutture ospedaliere di diritto privato del Servizio sanitario nazionale stanno attraversando un periodo di grandissima difficoltà a causa dei rincari energetici e dell’aumento dei costi delle materie prime. Si tratta di una condizione che deve essere tenuta nella dovuta considerazione dal governo», spiega alla Ve rità il presidente di Aiop, Barbara Cittadini, «Rispetto al 2020, le nostre strutture hanno visto più che triplicare il costo medio sia dell’e n e rg i a elettrica sia del gas. Questa circostanza mette a rischio l’erogazione delle prestazioni e dei servizi sanitari in Italia. Proprio in virtù del nostro ruolo sociale, quindi, dal decreto Aiuti bis ci aspettavamo una maggiore attenzione e soluzioni immediate e puntuali. Penso, ad esempio, alla parità di trattamento delle strutture sanitarie di diritto pubblico e di diritto privato del servizio sanitario nazionale, all’as similazione delle stesse alle imprese energivore e gasivore e a un incremento delle risorse finanziare per il sistema sanitario nel suo complesso. Per il momento, su tutto questo non abbiamo ricevuto alcuna apertura da parte del governo», puntualizza, «Auspico che alla sanità, purtroppo poco presente nell’attuale dibattito politico, venga riconosciuto il valore che merita, in considerazione del fatto che garantisce un diritto costituz io n a l e » . 

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