STUPIDA RAZZA

venerdì 16 settembre 2022

La Commissione Ue pronta a tagliare i fondi all’Ungheria

 

L’Ungheria rischia un nuovo taglio dei fondi. La Commissione Ue - secondo due fonti sentite dall’agenzia Reuters - sarebbe pronta a congelare i contributi al governo di Viktor Orban: le norme attualmente in vigore in Ungheria non forniscono sufficienti garanzie contro abusi e corruzione. L’allontanarsi del Paese dai principi della democrazia liberale, per avvicinarsi a quelli della democrazia plebiscitaria, resta in ogni caso il motivo di fondo della sfiducia europea verso Budapest. Nel suo discorso annuale al Parlamento europeo, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha affermato, come principio generale, la volontà di congelare i fondi di coloro che danneggiano la democrazia, anche lasciando prosperare la corruzione. «Dobbiamo combattere per le nostre democrazie», ha detto. «Vorrei concentrarmi sulla corruzione», ha aggiunto. L’Unione europea, ha precisato, ha il «dovere» di proteggere il governo della legge e di «sradicare la corruzione». Von der Leyen non ha esplicitamente nominato l’Ungheria, ma il regime di Orban è sicuramente quello che pone più problemi all’Unione europea: sono stati ridotti o cancellati i diritti di donne e omosessuali e ridotte le libertà di media, università e tribunali. Le fonti sentite da Reuters hanno rivelato che potrebbe essere congelato fino al 70% dei 22,5 miliardi di fondi di coesione attribuiti al Paese. Nessuna cifra è stata però determinata. La notizia ha pesato sui bond del paese e sul forint. La valuta in particolare ha perso l’1,4 per cento.Orban ha sempre respinto tutte le accuse e, nello stesso tempo, ha annunciato la costituzione di un’agenzia anti-corruzione, in modo da arrivare a un compromesso con la Ue. Uno dei funzionari sentiti dalla Reuters ha effettivamente confermato che la decisione potrebbe cambiare se l’Ungheria fornisse «più dettagli» e una maggior «applicazione» delle misure proposte. Il commissario alla Giustizia Didier Reynders ha in ogni caso detto al Parlamento che «anche se non sono nelle condizioni di riferire sviluppi positivi, spero che l’attuale procedurà darà alle autorità ungheresi l’opportunità di dare risposte adatte e adeguate alle preoccupazioni avanzate» dalla Ue. Le somme che sarebbero bloccate si aggiungerebbero ai sei miliardi del fondo NextGenerationEu che sono stati virtualmente attribuiti all’Ungheria ma mai versati per le stesse preoccupazioni sulla corruzione. La raccomandazione ora attesa dalla Commissione - potrebbe essere formalizzata domenica, secondo Reuters, ma altre fonti non confermano - deve essere approvata a maggioranza qualificata dai paesi membri della Ue entro tre mesi. L’Ungheria ha effettivamente registrato il maggior numero di irregolarità, rispetto agli altri paesi membri, nell’uso dei fondi di spesa della Ue per il periodo 2015-19, secondo l’agenzia anti frode di Bruxelles, l’Olaf. L’Unione europea ha quindi chiesto più volte maggiore trasparenza, maggiore concorrenza e maggior accountability da parte di Budapest.

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