Putin chiude i rubinetti del gas e le economie di Italia e Germania soffocano, trascinando l’Europa in zona recessione. Intanto da Mosca arriva un attacco al nostro governo accusato di essere un semplice esecutore degli ordini di Unione europea e Stati Unito. Durissimo il post, apparso su Telegram, della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. Il piano italiano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe, messo a punto dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, scive Zakharova «è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire». Accuse rinviate al mittente. Per Bruxelles sono «parole folli» mentre il ministro Di Maio parla di ingerenze. SEMESTRE FREDDO E la situazione sempre più complessa in Europa viene fotografata dall’agenzia di rating, Fitch. Secondo gli analisti la recessione è infatti l’ipotesi sempre più probabile con l'aggravarsi della crisi del gas. L’agen - zia internazionale con due quartier generali, a New York e a Londra, afferma in dettaglio che è probabile un avvio della recessione nell'Eurozona nel secondo semestre 2022 alla luce del calo annuo del Pil previsto in Germania ed Italia per il 2023. Secondo Fitch l'interruzione completa della fornitura di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 1 riduce ulteriormente il già piccolo margine di errore per bilanciare il mercato del gas della Ue quest’inver - no. L’agenzia sottolinea però come la strategia del blocco per mitigare gli effetti peggiori sul mercato sia ancora credibile. LE INCERTEZZE «Lo stop al gas - viene detto nel dossier - è arrivato quattro mesi prima di quanto avevamo ipotizzato in precedenza nella nostra analisi». Tuttavia, il piano Ue, sostenuto dall'aumento delle forniture di gas alternativo e la riduzione del consumo di gas del 15% nel 2023 dovrebbe aiutare a evitare gravi carenze. Fitch parte dal presupposto che non ci saranno flussi di gas russo fra settembre e dicembre parzialmente compensato dal fatto che la Germania ha raggiunto oltre l'85% dello stoccaggio di gas. Tuttavia, le incertezze sulle temperature del prossimo inverno (un inverno freddo potrebbe aumentare la domanda del 5%), la tempestività delle consegne di Gnl, la capacità degli Stati membri della Ue di coordinare gli sforzi per superare i colli di bottiglia delle infrastrutture e l'evoluzione della guerra in Ucraina potrebbero influire sull'approvvigionamento di gas e domanda nella regione. SITUAZIONI DIVERSE L'esposizione all'arresto del gas russo varia tra i paesi della Ue. Quelli con un'elevata dipendenza dalle forniture del Nord Stream 1 e poche opzioni immediate per diversificare le fonti di gas, come la Germania, hanno uno spazio di manovra limitato. Tuttavia, Berlino ha già ottenuto una riduzione del 13% della domanda di gas nei primi 5 mesi del 2022, vicino alla riduzione del 15% prevista n e ll ’anno. Il Pil potrebbe in ogni caso ridursi nella zona euro nel 2023 di 1,5-2 punti rispetto alle previsioni di giugno con una riduzione di circa 3 punti percentuali in Germania e 2,5 punti in Italia. Ed ecco lo spettro recessione.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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