STUPIDA RAZZA

mercoledì 17 agosto 2022

Il fisco fa il pieno mentre il debito cresce ancora

 

Il fisco fa il pieno nei primi sei mesi dell’anno mentre il debito pubblico continua a salire. È la ripresa dell’economia ma anche la crescita dei prezzi a spingere gli incassi dello Stato. Secondo i calcoli della B a n ca d’Ita l i a , le entrate tributarie sono state di 218,1 miliardi, in aumento dell'11,9% (23,2 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di dati aggregati, precisano da via Nazionale, che tengono conto del solo andamento di cassa, dai quali è difficile identificare le singole componenti della crescita del gettito. Nel bollettino Finanza Pubbl ica della Banca d'Italia registra una forte crescita anche la voce «altre entrate», che per la stragrande maggioranza riguardano gli incassi contributivi, legati quindi al miglioramento della dinamica del lavoro e dell 'o c c upa z io n e. Nei primi sei mesi di ques t’anno la crescita si è attestata al 26,4%, passando dai 31 miliardi del primo semestre 2021 ai 39,2 del gennaiogiugno 2022, con un maggior incasso di 8,2 miliardi. LE CIFRE DEL MEF Secondo i calcoli del Te s o ro, invece, le entrate tributarie sono aumentate del 14,5%, a 254,76 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento di 32,2 miliardi rispetto ai 213,3 miliardi del corrispondente periodo del 2021. Variazione positiva, in termini di cassa, anche per le entrate contributive, cresciute del 6% a 120,38 miliardi di euro (+6,8 miliardi di euro). Queste ultime, sottolinea il Mef, «evidenziano un aumento da ricondursi principalmente alla crescita delle entrate contributive del settore privato per effetto dell’a nd amento positivo del quadro congiunturale e del mercato del lavoro registrato nei primi mesi del 2022». Mettendo assieme i dati del Dipartimento delle F i n a n ze e dal Dipartimento della R a g io n e r i a ge n e ra l e dello Stato, risulta che le entrate tributarie e contributive del primo semestre dell’anno sono aumentate di 39,1 miliardi di euro (+11,6%) rispetto all’analogo periodo del 2021 a 375 miliardi di euro. L’i m p o rto delle entrate tributarie, ricorda il Ministero dell’Economia e delle Finanze, comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive. In particolare, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il Rapporto sulle entrate registra una crescita del gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato (+28,9 miliardi, +13,5%). Le variazioni risultano positive anche per gli incassi da attività di accertamento e controllo (+2,5miliardi, +70,8%) e per il gettito relativo alle entrate degli enti territoriali (+3,2 miliardi, +13,4%). SALE IL DEBITO Ma assieme alle entrate cresce anche il debito pubblico che mette a segno un nuovo record. Secondo la Banca d’Italia, a giugno il debito è aumentato di 11,2 miliardi rispetto al mese precedente, arrivando alla somma monstre di 2.766,4 miliardi. L’aumento, spiegano da Pa - lazzo Kock, è dovuto all'incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (4,9 miliardi, a 86,2 miliardi), al fabbisogno (4,2 miliardi) e all’effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’i n f l a z io - ne e della variazione dei tassi di cambio (2,2 miliardi). In merito alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 12,5 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 1,3 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. Alla fine di giugno sia la quota del debito detenuta dalla Banca d'Italia sia la vita media residua del debito stesso sono rimaste stabili, rispettivamente al 25,8% e a 7,7 anni.

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