A luglio, i nuovi ordini del settore manifatturiero tedesco sono diminuiti dell’1,1% rispetto al mese precedente (dato destagionalizzato) e del 13,6% su base annua. Lo comunica l’istituto nazionale di statistica, Destatis. Inflazione e incertezza sugli approvvigionamenti di energia zavorrano l’economia. Pesa la flessione dei beni di consumo, in particolare dei prodotti farmaceutici. I dati di giugno sono stati rivisti e mostrano un calo mensile dello 0,3% e un calo del 9% su base annua. Si tratta del sesto mese consecutivo di cali congiunturali per gli ordini tedeschi. Gli ordini domestici sono scesi del 4,5% rispetto al mese precedente, mentre quelli esteri sono saliti dell’1,3%. «Le imprese fanno fatica poiché le supply chain sono inceppate dalla guerra in Ucraina e persistono le distorsioni causate dalla crisi del Covid-19», spiega Destatis.
NEL 2012 NON CI SARA' LA FINE DEL MONDO IN SENSO APOCALITTICO,MA UN CAMBIAMENTO A LIVELLO POLITICO ED ECONOMICO/FINANZIARIO. SPERIAMO CHE QUESTA CRISI SISTEMICA ,CI FACCIA FINALMENTE APRIRE GLI OCCHI SUL "PROGRESSO MATERIALE:BEN-AVERE""ECONOMIA DI MERCATO" FIN QUI RAGGIUNTO E SPERARE IN UN ALTRETTANTO "PROGRESSO SPIRITUALE:BEN-ESSERE"ECONOMIA DEL DONO,IN MODO DA EQUILIBRARE IL TUTTO PER COMPLETARE L'ESSERE UMANO:"FELICITA' NELLA SUA COMPLETEZZA".
STUPIDA RAZZA
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