STUPIDA RAZZA

martedì 6 settembre 2022

La Bce pronta a un aumento dell’1,25% accelera la speculazione dei fondi contro l’euro




Per combattere l’i n f l azione la Bce si prepara a un aumento dei tassi dell’1,25% entro la fine dell’anno. Così gli hedge fund preparano altre munizioni per scommettere contro l’eu ro.n Settembre si apre in rosso per i mercati. Come ricorda il Wall Street Journal, storicamente si tratta del peggior mese dell’anno. Tanto che secondo lo Stock Trader's Al m a n ac , riportato da Cnbc, si può parlare di «effetto settembre», sui listini. E’il mese in cui gli investitori alleggeriscono le partecipazioni di rientro dalle ferie o in cui le famiglie hanno più bisogno di liquidità per le spese scolastiche. Il risultato è un calo generalizzato dei prezzi. Piazza Affari cede l’1,19%, Parigi l’1,48%, Francoforte l’1,58% Ma il vero allarme ora riguarda i titoli di Stato dove si stanno vivendo momenti di di grande tensione. Anche più allarmanti di quanto accada sulle azioni considerando la vastità dei listini obbliga z io n a r i . RENDIMENTI A 10 ANNI Il rendimento del Treasury Note a dieci anni si è portato sui massimi degli ultimi due mesi e mezzo a 3,26%. Il Bund decennale è arrivato a 1,60%. A marzo aveva ancora rendimenti negativi. Agosto è stato uno dei mesi peggiori degli ultimi trent’anni e il peggio potrebbe ancora venire. Ed è anche per questo che lo spread si muove poco. Ieri, dopo una puntata a 242, è tornato indietro a 237. Il Btp è arrivato a 3,91% e nel corso della seduta ha toccato il picco del 4%. Nelle sale operative le preoccupazioni stanno crescendo. Si parla con molta insistenza di u n’offensiva su larga scala da parte degli hedge fund. Sul piatto pare che ci siano 400 miliardi da scommettere contro l’euro. Un’o p e ra z io n e che servirebbe a mettere alla prova le capacità di resistenza della Bce. Tanto più che, storicamente, operazioni di questo tipo si sono mostrate sempre molto lucrose per la s p e c u l a z io n e. «Spread in salita e tasso Btp che arriva al 4% non sono fatti contingenti, ma i rendimenti possono salire ancora» dice Andrea Braglia, ceo della Società di Consulenza Finanziaria Indipendente (Sfc) Aequilibrium, specializzata sugli investimenti alternativi. «Le banche centrali - aggiunge - in primis Bce e Fed hanno dichiarato di dover alzare i tassi di interesse molto di più di quello che era originariamente previsto. Per questo i titoli di stato europei, ma anche ad esempio quelli americani, reagiscono in maniera negativa aumentando gli spread». La situazione rischia di peggiorare. «Non credo che il livello del 4% del Btp sia il rendimento massimo -aggiunge- Può salire ancora. Tanto più che i tassi di interesse dovranno essere rialzati più di quanto sino ad ora comunicato o previsto. Di conseguenza il famoso trade dell’anno, ossia rimanere al ribasso sui governativi, è una posizione ribassista che verrà mantenuta e darà profitti e risultati», aggiunge Braglia Lo scudo anti-spread della Bce non esiste ancora mentre l’aumento dei tassi previsti in autunno potrebbero avere conseguenze piuttosto negative. Si parla di un doppio rialzo: una prima volta di 0,75% e poi 0,50%. In totale 1,25% che chiuderebbe per sempre l’epoca dei tassi zero. (MAI DIRE MAI !) A preoccupare i mercati soprattutto l'inflazione, unita ai timori di una stretta più forte sui tassi da parte della Bce con l’Eurozona sull’o rl o della recessione, anche per via della spirale dei prezzi del gas: i futures ad Amsterdam hanno concluso la seduta in rialzo del 5% a 252 euro. «Settembre inizia così come si è concluso agosto - spiegano gli analisti di Mps Capital Services, nel daily market strategy -, ovvero con un clima di avversione al rischio complice una serie di dati macro non particolarmente p o s i t iv i » . Inoltre il gioco delle aspettative si era già deteriorato mercoledì dopo la pubblicazione dell’inflazione dell’area euro che aveva raggiunto la soglia del 9,1%. Alla lettura di questo dato si sono «alzati in volo» i falchi BCE Nagel e Holzmann ad invocare un intervento deciso al prossimo meeting. INCUBO ENERGIA L'incubo energia, con la Russia in guerra contro l'Ucraina, incombe e fa dire a Fitch Ratings in un nuovo rapporto che «la recessione nell’Eu - rozona appare ora probabile a causa dell’aggravarsi della crisi del gas». E il caso Italia ha un suo «spazio» nella analisi di Fitch. « L’interruzione totale della fornitura di gas russo all’Ue sembra sempre più un’i p ote - si ragionevole ai fini della costruzione di previsioni macroeconomiche per l’Eu rozona», spiega l’agenzia di rating. «Secondo la nostra attuale valutazione, il Pil dell’Eu ro - zona subirebbe un calo di 1,5- 2 punti percentuali nel 2023, in Germania di circa 3 punti e in Italia di circa 2,5 punti , rispetto alle nostre previsioni «Global Economic Outlook» di giugno. Sarebbe probabile una recessione dell’Eurozona a partire dal secondo semestre del 2022, «con la Germania e l'Italia che subirebbero un calo annuale del Pil nel 2023», spiega Fitch. Da qui la provocazione di di Katharine Neiss, Chief European Economist di PGIM che propone interventi straordinari per rilanciare l’economia tedesca. «La Germania - dice - potrebbe invece investire in infrastrutture pubbliche, su una scala che ricorda il Piano Marshall. In particolare, gli investimenti in infrastrutture energetiche, come il piano Next Generation EU che Berlino ha sostenuto durante la pandemia, aumenterebbero la sicurezza del Paese, accelererebbero la transizione verde e genererebbero ricadute positive sull’i n n ova z io n e » . Data la forza dell’economia tedesca, una spesa più elevata darebbe impulso all'intera Unione. A sua volta, la profonda integrazione del Paese darebbe benefici per tutti.

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