STUPIDA RAZZA

lunedì 11 luglio 2022

Ignobile ritenere l’uomo il cancro della Terra

 

Nietzsche e il suo Zarathustra hanno portato il nichilismo nel Novecento. Ma gli ambientalisti degenerati sono andati oltre: per loro l’uomo sarebbe solo un bacillo evoluto, dannoso per il pianeta e proiettato verso l’autoa n n ie ntam e nto. Nulla di più falso: gli esseri umani non sono il cancro della Terra.«Ecco, io vi insegno il superuomo! Il superuomo è il senso della terra. La vostra volontà dica: il superuomo sia il senso della terra! Io vi scongiuro, fratelli miei, rimanete fedeli alla terra e non prestate fede a coloro che vi parlano di speranze soprannaturali! Sono avvelenatori, lo sappiano o no. Spregiatori della vita sono, moribondi e avvelenati essi stessi, di cui la terra è stanca: allora vadano dove vogliono! Un tempo il sacrilegio contro Dio era il più grande dei sacrilegi, ma Dio è morto, e con esso anche questi sacrileghi. Peccare contro la terra è oggi la cosa più terribile, e venerare le viscere dell’i mperscrutabile più del senso della terra!». Queste parole, dai toni messianici ed evangelici, tratte dalla Prefazione di Così parlò Z a rath u st ra del capolavoro di N ietz sch e, dicono molto sui nostri tempi. Per chi conosce superficialmente N ietz s ch e, che nei suoi scritti annuncia la morte di Dio. Così parlò Zarath u st ra è un anti-vangelo: Zarathustra è un santone dai tratti orientali che scende dalla montagna, dopo anni di eremitaggio, per insegnare agli uomini. Quali sono gli insegnamenti di Zarathustra? Esattamente l’opposto degli insegnamenti di Gesù Cristo tramandati dai vangeli. Dunque N ietz s ch e ribalta i Vangeli e scrive un vangelo gnostico. Al giorno d’oggi, Ettore Gotti Te d e s ch i ha da poco dato alle stampe Così non parlò Zarath u st ra , con cui, stimolato dalle domande di Giovanni Castellini Rinaldi, intende ribaltare a sua volta i principi che hanno ispirato l’opera nietzschiana e ristabilire dunque quelli evangelici. Gotti Tedeschi sceglie di fare riferimento a N ietz s ch e e al suo Zarathustra perché li considera più che mai attuali nel panorama gnostico e nichilista del nostro tempo. Basta leggere le poche righe riportate per poter fare parallelismi a ll ’ambientalismo degenere del nostro tempo, privo di pensiero scientifico e razionale, ma ideologico. Su questo punto però, come Gotti Tedeschi fa notare, N ietz s ch e ha fatto scuola e gli alunni hanno superato il maestro, andando oltre. L’uomo è oggi considerato «cancro della natura», un essere dannoso per essa. Vi sono giovani che si fanno sterilizzare per non mettere al mondo una creatura che danneggerebbe l’ecosistema e per poter allo stesso tempo esercitare una attività sessuale per così dire «ludica», senza alcun tipo di responsabilità. In Germania sinistri cartelloni con l’im - magine di una mamma con due bimbetti sono sconciati dalla scritta «killer del clima». In Canada sinistri manifesti con l’immagine di un bel bambino sono sconciati dalla scritta «fagli un regalo, che sia figlio unico», Chi ha messo in testa certe idee alle masse? «Profeti» venuti dopo N ietz s ch e e Zarathustra, che hanno in parte proseguito sulla strada nietzschiana e in parte deviato. Non è scontato questo concetto, ma Gotti Tedeschi lo evidenzia perfettamente. Il fenomeno Greta ed il sinodo amazzonico sarebbero certamente andati a genio a N ietz s ch e nel - la misura in cui sono generatori di caos e sbandamento, ma non nella misura in cui abbattono l’uo m o. L’ideologia nietzschiana aveva del dionisiaco in sé, Dio è morto e spetta all’uomo farsi Dio di sé stesso, oggi invece l’uomo si considera solo un bacillo evoluto, frutto del caso. Per di più dannoso per la natura e dunque proiettato verso una abdicazione di sé stesso e della propria riproduttività. E qui entriamo nel vivo del pensiero di Gotti Tedeschi: la demografia, o meglio il tracollo demografico. Voluto, pianificato, per il momento nel solo Occidente, che si sta suicidando. Venendo meno la crescita della popolazione l’economia va inevitabilmente a ramengo. Non cresce più e poi entra in crisi. Per ovviare a questo problema si è optato per un consumismo individuale che ha assorbito i mancati consumi della popolazione venuta a mancare. Inoltre, si sono delocalizzate le produzioni in Paesi a basso costo, prevalentemente in Asia, al fine di aumentare il potere d’acquisto degli Occidentali all’importazione. Ma facendo questo si è creata la potenza economica della Cina e non solo e si è impoverito l’O c c id e nte. Le tematiche affrontate da Gotti Tedeschi e Castellini Rinaldi in Così non parlò Zarath u st ra sono molteplici e tutte di stretta attualità ed interesse: economia e demografia, morale, globalizzazione, potere globale e identità, migrazioni, il già citato ambientalismo, l’intelligenza artificiale, l’evo - luzione della morale e molto altro ancora. Tutte però ruotano attorno a un pilastro centrale. L’importanza di quella piccola vita che si forma nel ventre di una donna dopo che lei e il suo uomo si sono amati. Lettura interessante soprattutto considerando che siamo in tempi dei cosiddetti «reset» e questo libro vuole offrire proprio una spiegazione al caos, indotto da questi reset, in cui stiamo vivendo. Il moderno «Great Reset» di cui oggi tanto si parla per Gotti Tedes ch i altro non è che una misura correttiva del Reset degli anni Settanta, conosciuto anche come Nuovo Ordine Mondiale. Leggendo il libro si capirà come gli ultimi 50 anni hanno davvero cambiato il mondo, in male ovviamente, almeno per la nostra civiltà occidentale cristiana che sta letteralmente morendo. La crisi economica è conseguenza di quella demografica, ma quella demografica è conseguenza di quella morale. Senza una morale forte e rigida viene giù tutto. La vita viene desacralizzata, perde valore, può essere soppressa e diventa anche merce. Per la salvezza della nostra civiltà vi è bisogno di un Great Reset morale, che consista nel ritorno ai valori evangelici, altrimenti l’uomo, involuto in bambino impulsivo e capriccioso, senza valori di riferimento, non sarà più in grado, o già non lo è più, di manovrare strumenti potentissimi che l’evoluzione della tecnica ci ha messo a disposizione e, come metteva in allarme Papa Benedetto XVI nell’enciclica Cari - tas in v e ritate, gli strumenti prenderanno autonomia mora l e. In questi giorni una discussa sentenza sull’aborto della Corte Costituzionale afferma che la Costituzione degli Stati Uniti, non ha mai affermato che l’aborto sia un diritto. Questa affermazione falsa risale al 1973, ha reso l’aborto un diritto quindi senza alcuna costrizione, permettendolo anche nel terzo trimestre, quando cioè il bambino al di fuori del corpo della madre sarebbe vitale. Il concetto che permette l’aborto è che la donna deve poter scegliere di non volere il figlio dentro al suo corpo, anche se questo comporta la morte del figlio. Il bimbo può essere messo in culla termica e poi dato in adozione. Un parto prematuro con il bimbo che resta vivo sarebbe anche la tecnica migliore per la salute della madre. Invece si pratica un aborto, con una maggiore pericolosità per la madre, pur di uccidere il bambino. Una delle tecniche di aborto tardivo è quello salino, si iniettano acqua e sale nel ventre della madre, così che il feto muoia disidratato; più recente è la tecnica di aborto a nascita parziale. Si tratta quindi dell’uccisione volontaria di un bimbo che potrebbe benissimo vivere senza disturbare sua madre. La Corte Costituzionale ha ridato la voce al popolo. E in tutti i casi l’uc c i s io n e di un bimbo vitale non sarà più permessa. Ha riascoltato la voce di Dio. Potrebbe essere un primo segno che il regno del caos è meno solido. Zarathustra perde terreno. D’a l tro n d e è quando tutto sembra perso che la Grazie irrompe sulla scena.

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